Dopo aver trasformato in merchandising un reticolo zebrato progettato dal Comune e realizzato in borgata Parella, Simone Vona interviene a suo modo anche sul discusso intervento di Vanchiglia
I pois realizzati sul manto stradale per pedonalizzare buona parte di largo Montebello, cuore pulsante del quartiere Vanchiglia, hanno diviso la cittadinanza in più fazioni: da una parte chi pensa che l'intervento migliorerà la qualità della vita e dell'ambiente (come dimostrato dagli esempi realizzati in altre grandi città europee) in una zona ad alta frequentazione di giovani e famiglie, dall'altra chi protesta per i parcheggi tolti e per non poter circolare liberamente con la propria automobile, oltre a chi lo ritiene fuori luogo e di dubbio gusto.
Largo Montebello come un brand
A intervenire a gamba tesa in questa contrapposizione è il graphic designer Simone Vona. Dopo aver trasformato in merchandising un reticolo zebrato progettato dalla Città di Torino e realizzato mesi fa in borgata Parella, infatti, il fantasioso professionista ha rielaborato a modo suo anche l'urbanismo tattico pensato dall'amministrazione comunale per largo Montebello, trasformando la piazza in un brand e i pois in una trama da applicare su magliette, borse shopper e borracce con le frasi 'live à pois' e 'drink à pois'.
La critica alle mentalità da 'bogianen'
Dietro al lavoro di Vona c'è anche una critica a una mentalità tipicamente 'sabauda', quella riassunta dallo stereotipo del 'bogianen': “Il mio – spiega Vona – è un intervento ironico che punta a migliorare il valore percepito di un'opera di riqualificazione urbana che porta critiche da una massa che si sente in diritto di commentare tutto; vedo la bellezza in ogni cosa e preferisco un intervento del genere, seppur banale, alle tags sui palazzi storici: quella è la vera bruttezza da eliminare. Sono un grafico da oltre 20 anni e sono abituato all'atteggiamento dei torinesi in cui l'importante è non rischiare mai, per questo sogno una città in grado di cambiare pelle e togliere la polvere dal prima si stava meglio”.