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Politica | 11 settembre 2021, 09:27

Beccaria scende in politica: “Il Filadelfia la mia priorità da 27 anni: deve rinascere” [VIDEO]

Cuore granata, Beccaria ha scelto la Lega per correre per il Consiglio comunale di Torino: “Il Fila è un patrimonio culturale di tutta la città”

domenico beccaria

Beccaria scende in politica: “Il Filadelfia la mia priorità da 27 anni: deve rinascere”

"Il Filadelfia è un patrimonio della città e, come tale, deve rinascere”. Scorre sangue granata nelle vene di Domenico Beccaria, storico tifoso del Toro, fondatore della Fondazione Stadio Filadelfia che ha deciso di candidarsi con la Lega per un posto nel Consiglio comunale di Torino.

Il mio programma - racconta Beccaria - si articola in diversi punti. Ovviamente quello fondamentale è il Filadelfia. Ce ne sono altri a corollario, perché non è pensabile che uno si candidi e chieda la fiducia dei torinesi esclusivamente per la rinascita del Filadelfia”. Nel cuore di Beccaria però vi sono le sorti di uno stadio, anzi di un tempio, per il quale si batte da ormai 27 anni: “abbiamo iniziato l’attività associativa su mio impulso nel 1994 quando l’allora presidente del Torino Gianmarco Calleri decise di dismetterlo e chiuderlo” spiega.

Quello che per alcuni può sembrare semplicemente un impianto sportivo, in realtà rappresenta molto di più. Non solo per i tifosi del Toro, legati al Filadelfia da un filo conduttore indissolubile, ma anche per i residenti dell’omonimo borgo: “Questo stadio ha rappresentato moltissimo per la città di Torino e per il quartiere in cui è ubicato. E’ stato il tempio del Grande Torino, degli Immortali, che lì hanno svolto le loro gesta leggendarie. Il Grande Torino ha un record ancora oggi imbattuto, ovvero l’imbattibilità casalinga: 100 partite utili consecutive, dal 1942 al 1949. 83 vittorie e 17 pareggi, senza mai perdere” ricorda a tutti Beccaria.

Alcuni anni fa - prosegue - ci fu una petizione popolare che chiese di cambiare il nome del quartiere, eliminando la dicitura “mercati generali” che nel frattempo si erano trasferiti a Orbassano”.

 

Tra le tante persone che si sono interessate al futuro del tempio granata, Beccaria è sempre stato in prima fila. “Il Filadelfia, nella sua recente storia, ha avuto due fondazioni che ne hanno segnato pesantemente la storia: la fondazione Campo Filadelfia dell’ex sindaco Diego Novelli che promise di ricostruirlo e invece si limitò a distruggerlo, e la Fondazione Stadio Filadelfia, creata da alcuni anni, con una serie di soci partecipati tra cui il Museo del Grande Torino, la Città, la Regione e il Torino Football Club”.

Questa Fondazione - rivela - mi vede come socio fondatore e come consigliere d’amministrazione dalla nascita ed è la ragione che mi ha spinto a candidarmi”.

Una scelta ponderata, per il bene del Filadelfia e per provare a trasmettere la propria idea di città. Di Torino. “In questi anni, mi sono reso conto che stando all’interno della stanza dei bottoni si riesce ad ottenere qualcosa. Standone al di fuori si ulula alla luna e non si ottengono risultati: questa è la ragione principale per la quale mi sono candidato e sto chiedendo la fiducia dei tornesi, tifosi granata e non perché il Filadelfia è un patrimonio culturale di tutta la città”.

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