"Bocciato l’emendamento che avrebbe vietato l’utilizzo delle catene per contenere gli animali d’affezione. Il dietrofront della maggioranza di destra in regione è arrivato oggi inaspettato e in pieno contrasto rispetto a quanto espresso dalla Giunta e dal Consiglio delle Autonomie Locali in commissione", ha dichiarato l'esponente del Movimento 4 Ottobre Francesca Frediani. "Secondo gli esperti l’utilizzo della catena rappresenta una vera e propria forma di maltrattamento, una privazione della libertà che può essere anche fatale, come dimostrano i tanti cani vittime degli ultimi incendi in Sardegna".
"L’emendamento a prima firma Frediani avrebbe così anticipato quanto già contenuto nella proposta di legge sulla tutela e controllo degli animali da affezione, PDL che aveva già ottenuto il via libera dalla Giunta e dal presidente Alberto Cirio che a più riprese si è espresso favorevolmente a prendere iniziative a favore del benessere animale. Il Piemonte si sarebbe così allineato alle tre regioni che hanno già varato una legge sul tema (Umbria, Marche e Campania). Leggi che prevedono il divieto assoluto all’utilizzo di catene e multe piuttosto salate in caso di violazione".
"Nonostante il terreno favorevole la Lega in Piemonte ha preferito opporre resistenza, adducendo scuse al limite del ridicolo e paventando possibili ripercussioni sui turisti delle nostre montagne che rischierebbero così di essere sbranati dai "pastori maremmani". Auspichiamo che la maggioranza affronti il tema con maggiore consapevolezza e meno superficialità durante la prossima discussione della nostra proposta di legge", conclude la nota del M4O.
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