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Economia e lavoro | 15 ottobre 2021, 07:13

Green Pass obbligatorio, a Torino lavoratori fuori dalle fabbriche: “È un ricatto, abbiamo figli da sfamare" [FOTO e VIDEO]

Presidi all’Avio di Rivalta, alla Pirelli di Settimo. Annunciate manifestazioni in centro a Torino e sotto il Comune. “Ci stanno togliendo un diritto che è sancito dalla Costituzione“, attaccano i lavoratori. Disagi limitati per i mezzi pubblici

Green Pass obbligatorio, a Torino lavoratori fuori dalle fabbriche: “È un ricatto, abbiamo figli da sfamare" [FOTO e VIDEO]

Sono iniziate questa mattina all’alba le proteste dei lavoratori torinesi sprovvisti di Green Pass. Davanti alla Fiat Avio di Rivalta di un centinaio di persone, infatti, si sono ritrovati un centinaio di lavoratori senza certificazione verde, pertanto impossibilitati a entrare in fabbrica. Con loro, per esprimere solidarietà, esponenti della Variante Torinese e dei Si Cobas. Sul posto anche la Digos e i carabinieri.

Le testimonianze dei lavoratori fuori dalla fabbrica

Da 32 anni lavoro in questa azienda - sottolinea Francesco - e questa mattina non posso entrare perché non sono vaccinato. In questo modo ci stanno privando della libertà. Solo in questo Paese per lavorare bisogna pagare”.  “A casa ho tre figli - gli fa eco Roberto - e doversi vaccinare o tamponare per venire a lavorare è un ricatto: non si tiene conto che per molti non è solo un costo, ma è anche un problema psicofisico. Pensare che dal primo di gennaio 2022 mi dovrò vaccinare è pura ideologia”. “Per la prima volta ci troviamo in una situazione del tutto nuova, abbiamo il lavoro, ma non possiamo accedere - sottolinea Giuseppe -. Ci stanno togliendo un diritto che è sancito dalla Costituzione“.



La Variante torinese in presidio

Fuori dai cancelli dell’Avio, presente anche Marco Liccione, leader della Variante Torinese: “Ci sono varie rappresentanze sindacali che non tutelano i lavoratori e le minoranze: Cgil, Cisl e Uil sono associazioni a delinquere. I lavoratori pagano loro gli stipendi”. “Qui in mezzo a noi ci sono anche vaccinati, ma non crediamo più a questo Governo: i cittadini sono esasperati e non ne possono più, la violenza non è mai giustificata ma non ne possiamo più. Avete toccato le fondamenta, l’articolo 1 della Costituzione: la gente sopravvive con il lavoro”, conclude Liccione.

Presidi analoghi si segnalano o sono programmati in giornata all’Iveco, alla Pirelli e alla Gallina di La Loggia. Per il momento, a parte la presenza di lavoratori fuori dal luogo di lavoro, non si segnalano particolari tensioni.

S.I. Cobas: “Grave discriminazione”

È una grave discriminazione l’attacco che come lavoratori stiamo vivendo, che a partire dal ricatto del Green Pass vuole essere un inizio di sottomissione e repressione contro tutti i lavoratori”, affermano i S.I. Cobas. “Non dicono che chi è vaccinato può anche contagiarsi e perciò infettare chi sta vicino: se veramente volessero combatterei l virus, attuerebbero un tracciamento con tamponi gratuiti per tutti i lavoratori, compresi i vaccinati”, concludono.

Gtt, disagi limitati alle corse

L'effetto del green pass obbligatorio si fa sentire anche sui mezzi pubblici, ma Gtt comunica che "il servizio è operativo su tutta la rete urbana e suburbana. La metropolitana è in funzione. A seguito di alcune assenze di personale non dotato di green pass potranno verificarsi modifiche negli orari delle linee. Si sta lavorando per ridurre al minimo i disagi".

Andrea Parisotto

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