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Politica | 29 ottobre 2021, 19:00

Orazio Alù, grande escluso e poi "ripescato" in Circoscrizione 5: "Dispiace essere all'opposizione quando si è maggioranza in Comune"

Il consigliere dei Moderati: "Dopo 5 anni al governo della 5 con risorse limitate e con il sindaco di un altro schieramento, adesso che c'è Lo Russo avremmo potuto agire in modo più incisivo anche nei quartieri"

Orazio Alù

Orazio Alù

Pensava di essere stato escluso dal Consiglio circoscrizionale della 5, Orazio Alù, ma una telefonata ha cambiato tutto: il riconteggio delle schede delle ultime elezioni comunali, infatti, lo ha rimesso al primo posto della lista dei Moderati in zona Borgo Vittoria/Vallette/Lucento/Madonna di Campagna. E così ha potuto rientrare nei banchi già occupati negli ultimi 5 anni, "anche se adesso", racconta, "sono all'opposizione".

Come spiega la vittoria del centrodestra in Circoscrizione 5?

"Il sentore che confermare la vittoria di 5 anni fa fosse difficile già c'era, si percepiva. E i sondaggi ci davano indietro, come d'altronde 5 anni fa. Allora riuscimmo a recuperare e a superare di poco il Movimento 5 Stelle, questa volta abbiamo rimontato ma non abbastanza e la vittoria è andata al Centrodestra. Penso che i cittadini fossero delusi soprattutto della gestione Appendino e che abbiano votato per un cambiamento, che purtroppo in Circoscrizione ha penalizzato anche noi".

La "rimonta", in compenso, l'ha fatta lei...

"L'elezione in effetti è stata un po' traumatica. Poi per fortuna il riconteggio mi ha portato un'ottima notizia. Ci tenevo davvero molto a poter continuare la mia attività politica, che va avanti da 20 anni, e potermi di nuovo mettere a disposizione dei cittadini".

Questa volta dai banchi dell'opposizione

"Ci dispiace molto soprattutto per quello che pensavamo di fare per il nostro territorio. Diciamolo chiaramente: abbiamo governato la Circoscrizione quando al governo cittadino c'erano Appendino e i 5 Stelle. Adesso, che con Lo Russo in Comune ci siamo noi del centrosinistra, in Circoscrizione siamo costretti a guardare gli altri prendere le decisioni. Peccato, con un governo cittadino amico avremmo avuto più margine nella gestione delle risorse e maggior dialogo con la Città".

redazione

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