In un Paese come l’Italia dove l’85% dei trasporti commerciali avviene per strada il nuovo record dei prezzi dei carburanti ha un effetto a valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli energetici. E’ quanto afferma Coldiretti Piemonte rispetto all’aumento dei prezzi di gasolio e benzina.
Questo contagia l’intera economia perché se salgono i prezzi del carburante si riduce il potere di acquisto degli italiani che hanno meno risorse da destinare ai consumi, mentre aumentano i costi dell’energia per imprese e famiglie. L’impennata del costo dei carburanti, oltretutto, spinge al raddoppio la spesa per le semine autunnali con gli agricoltori che sono costretti ad affrontare rincari fino al 50% per le operazioni colturali che comprendono l’estirpatura, la rullatura, la semina e la concimazione.
Il rincaro dei costi energetici riguarda anche il riscaldamento delle serre per gli ortaggi ma ad aumentare sono pure i costi per l’acquisto dei fertilizzanti, per l’essiccazione dei foraggi destinati all’alimentazione degli animali, delle macchine agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne.
“A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura come anche ne è toccato il settore degli imballaggi , secondo una analisi della Coldiretti su dati Ismea – fanno notare Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale - In questo contesto servono interventi strutturali per dotare l’Italia di una riserva energetica sostenibile. Il Pnrr rappresenta in questo senso un’opportunità importantissima per il pieno sviluppo del potenziale offerto del settore del biometano agricolo con l’obiettivo di arrivare alla produzione del 10% di gas rinnovabili nella rete del gas nazionale”.