È successo proprio nelle ore in cui, in tutta Italia, sta partendo la digitalizzazione di circa 14 certificati per i cittadini. L'attacco hacker che da stamattina sta mandando in tilt la rete del Comune di Torino si è esteso anche ai servizi dell'anagrafe. Un settore che, già nei mesi scorsi, aveva avuto non pochi problemi e aveva accumulato ritardi considerevoli.
La sgradita sorpresa se la sono trovata davanti agli occhi gli utenti che oggi si sono presentati alla sede centrale (ma il problema è esteso anche a quelle decentrate): un cartello (completamente analogico) ufficializzava il problema tecnico, indicando lo stop alla distribuzione dei biglietti per la coda.
Tutti a casa, insomma. Anche coloro che magari da mesi aspettavano di rinnovare la carta di identità elettronica o avevano altre necessità. Con il rischio che il problema possa ripetersi anche domani, se i danni dell'attacco non saranno risolti dai tecnici informatici che da stamattina sono al lavoro.
"I tecnici della Città e del Csi Piemonte sono al lavoro per ripristinare il funzionamento corretto del sistema e, al più presto, consentire a uffici e sportelli di operare in sicurezza", dicono dal Comune.
E spiegano: "Si tratta di un attacco ransomware. Il virus è programmato per bloccare il pc su cui si installa e cifrarne il contenuto, chiedendo un riscatto per lo sblocco. Al momento il numero delle postazioni di lavoro colpite risulta essere contenuto".
Per questo è stato suggerito di non accendere le postazioni di lavoro per evitare la propagazione del virus. "I servizi del Comune non sono stati compromessi, ma possono verificarsi alcuni disservizi agli sportelli, dovuti a misure cautelative di contrasto alla diffusione del malware. Si rassicurano gli utenti che nessun dato personale è stato compromesso e che sono disponibili i backup".