“Più veloce il percorso di assegnazione del medico di famiglia a chi ne è sprovvisto. In deroga al contratto nazionale - questa è la novità più significativa - ogni professionista potrà avere sino a 1.800 assistiti, anziché 1.500”. E’ il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte, Alberto Preioni, a commentare l’accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali, grazie al lavoro della Lega, dopo che nei giorni scorsi era stato tra gli altri un sindaco del Vco a lanciare l’allarme sulla carenza di medici di famiglia e sulla difficoltà di reperirli.
“Era necessario venire incontro alle esigenze manifestate a livello territoriale e far fronte a un’emergenza che riguarda per la verità l’intero Paese - dichiara con soddisfazione Preioni -. A fronte dell’accordo siglato sono state individuate una serie di soluzioni pratiche, e tra queste la presa in carico di più pazienti da parte di ogni singolo medico. Naturalmente serve ora l’Intervento del governo a normare l’intero settore - sottolinea Preioni -, ma nel frattempo era necessario dare risposte alla popolazione, intervenendo con i mezzi che abbiamo a disposizione. D’altronde, l’emergenza sanitaria in atto non ci consente di perdere tempo e l’assistenza primaria - conclude Preioni - è determinante per sconfiggere la pandemia”.
Tra le novità principali previste dall’accordo, il medico potrà accettare (entro il limite del 5% del massimale individuale) anche i conviventi dell’assistito, con notevole beneficio per l’assistenza familiare; sarà revocato non più dopo 6 ma dopo 12 mesi, l’incarico di continuità assistenziale (guardia medica) al medico con doppio incarico di assistenza primaria e continuità assistenziale che abbia superato i 1.200 assistiti; analogo meccanismo andrà a valere anche per i medici di medicina generale che esercitano nelle Rsa, per i quali è sospesa la limitazione d’ufficio del massimale individuale di 40 assistiti per ogni ora di prestata nelle residenze.