Ma la carta da parati, è ancora di moda? A San Salvario sì, perché insieme al bernoccolo per gli affari tutto al femminile sa abbinare anche natura e rispetto per l'ambiente. È una storia di creatività artigiana quella di Atelier des Pampille, attività che vede al timone Sara e Cristina e che ha sviluppato una collaborazione con l'artista Darija Bazdan, torinese anche lei, ma che negli Stati Uniti da tempo opera con il Darlingmind Studio.
Quel che ne è nato si chiama "Oak tree", nome che rappresenta una raccolta di arredi di seconda mano, trasformati con procedimenti artigianali e l’utilizzo di un
componente in tessuto non tessuto che fa da rivestimento come fosse appunto carta da parati.
Pouff, comodini, poltroncine, paraventi e cuscini. Nulla sfugge al nuovo trattamento (che ha trovato nella torinese Agena una sponda per la produzione). "La filosofia del restauro e della trasformazione degli arredi l'abbiamo portata avanti fin dall’inizio della attività nel nostro laboratorio artigianale - raccontano Sara e Cristina - e adesso aggiungiamo un nuovo, importante tassello".
E per presentare la collezione ci sarà anche un evento: il 9 dicembre, dalle 17 alle 19, presso l’Atellier des Pampilles, in via Lombroso 3. "Il tema del recupero del mobile usato si sta affermando sempre più anche in Italia, complice anche il
periodo della pandemia ed i mesi del lockdown - dicono ancora Sara e Cristina -, che hanno ‘costretto’ molti a riscoprire quanto presente all’interno delle proprie case, ma anche una crescente attenzione all’ambiente e alla sostenibilità".