In poco meno di tre anni a Torino sono state presentate quasi 60mila domande per avere il reddito di cittadinanza. Una cifra “pesante” se divisa temporalmente, perché equivale a circa 1.754 istanze al mese e 58 al giorno. Il sussidio, erogato a partire dal primo aprile 2019 ai singoli o alle famiglie in difficoltà economica, dura diciotto mesi: per richiederlo bisogna avere un reddito familiare da 6 mila euro annui, che sale e 9.360 se si affitta l’abitazione.
A Torino più di 7.400 persone escluse dal REI
E guardando freddamente i numeri nel capoluogo sono migliaia i torinesi che hanno dovuto chiedere un aiuto. Al 18 gennaio 2022, come ha spiegato ieri l’assessore Jacopo Rosatelli durante una Commissione sui servizi sociali – “a Torino le istanze di reddito di cittadinanza sono state 59.645”. Di queste 21.575, pari al 36%, sono in carico al Comune; il restante 64% è invece di competenza dei Centri per l’impiego. "Ci sono poi 7.437 persone – ha aggiunto – che potrebbero avere diritto al reddito di cittadinanza, ma non possono percepirlo perché non sono residenti da 10 anni”.
Boom di richieste a Barriera e Vallette
La maggioranza delle richieste gestite dalla Città riguardano la zona nord di Torino. Oltre 7.100 si riferiscono al distretto nord-est (33%), in particolare Barriera di Milano e Aurora, 5.904 al nord ovest (27,5%), ovvero Vallette e <wbr></wbr>Madonna di Campagna. Le restanti si dividono tra la zona sud-est (3.230 domande) e sud-ovest (4.170). Ci sono poi 1.159 istanze di persone che hanno residenza fittizia in via della Casa Comunale.
Manca il personale dei Servizi Sociali
Un numero elevato di domande che si scontra con una mancanza di personale amministrativo. I Poli di Inclusione dei Servizi Sociali della Comune, nati da una riorganizzazione degli uffici del 2008, attualmente contano 82 dipendenti. Troppo pochi, come accade in altre divisioni del Comune. Da qui la richiesta dei consiglieri Ivana Garione (Moderati), Tiziana Ciampolini (Torino Domani) e Pierino Crema (Pd) di implementare le assunzioni di personale. Preoccupazioni condivise dall’assessore Rosatelli, che ha auspicato un incremento di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il consigliere dem Claudio Cerrato proposto invece di valutare nel dettaglio progetti per coinvolgere i percettori del reddito di cittadinanza in attività sul territorio delle Circoscrizioni.