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Economia e lavoro | 08 febbraio 2022, 13:51

Iveco, nell'anno della "separazione" da Cnh i ricavi crescono del 22%. Marx: "Anche il 2022 è iniziato bene"

I risultati registrano un utile netto di 76 milioni e una liquidità netta da 1,1 miliardi

bus Iveco per Gtt

Il 2021 ha sancito l'ultimo anno per Iveco Group con Cnh

Ultimo anno prima dell'indipendenza da Cnh. È stato questo il 2021 per Iveco Group, che a tirare il bilancio delle attività registra ricavi consolidati per 12,6 miliardi di euro (in aumento del 22% anno su anno) e un utile netto pari a 76 milioni di euro. La liquidità netta delle Attività Industriali è pari a 1,1 miliardi di euro. 

 

Marx: "Per noi è l'Anno 1"

"Il 2022 è l’Anno 1 per Iveco Group - dice Gerrit Marx, amministratore delegato -. Abbiamo iniziato questo nuovo capitolo incoraggiati dall’instancabile sforzo dei nostri dipendenti, in particolare nel gestire le sfide continue poste dalla catena logistico-produttiva e dalla pandemia. Guardando al futuro, la nostra aspettativa per l’anno corrente è positiva. Abbiamo chiuso il 2021 con un aumento del 77% nella nostra presa ordini a livello globale e stiamo facendo tutto ciò che serve per far funzionare i nostri stabilimenti al massimo delle loro capacità produttive".

 

Numeri alla mano, i ricavi netti delle Attività Industriali sono pari a 12.520 milioni di euro, in crescita del 21%, principalmente per effetto di volumi maggiori e prezzi migliori. I profitti ante imposte delle Attività Industriali pari a 302 milioni di euro, mentre l'utile netto adjusted è pari a 140 milioni di euro.

"Rimbalzo della domanda nel 2021"

"Iveco Group - si legge nella nota ufficiale - ha registrato una solida performance nel 2021 a seguito del rimbalzo della domanda finale dei suoi prodotti rispetto alla prima fase della pandemia di COVID-19 e della domanda di mezzi di trasporto particolarmente efficienti sul fronte dei consumi di carburante. La catena logistico-produttiva globale ha rappresentato la sfida principale per le nostre attività durante l’anno, con molteplici colli di bottiglia che hanno portato a un aumento dei prezzi delle materie prime, a problemi di disponibilità di sottocomponenti, in particolare di semiconduttori, e all’aumento dei costi di trasporto".

I nuovi ordini per i veicoli industriali in Europa in aumento dell’81% anno su anno, con i veicoli leggeri in crescita del 76%, e i veicoli medi e pesanti in aumento del 94%.

 

Massimiliano Sciullo

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