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Economia e lavoro | 11 febbraio 2022, 07:20

Mirafiori, il trasferimento di Maserati da Grugliasco non ingrana. I sindacati: "È un disastro"

La situazione interessa la linea Maserati. Fiom: "Improvvisare produce condizioni di lavoro inadeguate"

catena di montaggio di Mirafiori

Malumori tra gli operai per l'organizzazione del lavoro dopo il trasferimento di Maserati da Grugliasco a Mirafiori

È stato un trasferimento che ha provocato non pochi malumori, quello della produzione di Maserati da Grugliasco (ex Bertone) a Mirafiori. Una delle decisioni prese da Stellantis che ha puntato sull'efficientamento di spazi e risorse, ma che - allo stesso tempo - apre a incertezze sul futuro di uno degli stabilimenti italiani, dove al momento sono presenti il reparto di lastratura e attività di logistica. Ma ora che dal dibattito si è passati alla pratica, non mancano i disagi e le difficoltà. Prima piccole segnalazioni di turni spostati o rimandati, ma ora la situazione è tale - agli occhi dei sindacati - da portare alla prima forma di protesta vera e propria: uno sciopero degli straordinari per sabato 12 febbraio, proprio sulla linea Maserati. Anche se nelle ore scorse è stata ritirata la richiesta di straordinario e, dunque, è venuta meno anche la protesta. Ma il malumore rimane, con forza.

Difficoltà di organizzazione e carichi troppo pesanti

A spiegare perché, è un volantino diffuso dalle rsa Fiom Cgil di Mirafiori Carrozzeria: "Dopo la decisione di abbandonare lo stabilimento di corso Allamano, il trasferimento sta avvenendo in maniera disordinata e sbagliata. Improvvisare senza la programmazione e i giusti tempi produce inevitabilmente condizioni di lavoro inadeguate e il risultato di far lavorare male le persone, anche tra loro. E in contemporanea di perdere decine di vetture in produzione ogni giorno. Un disastro da ogni punto di vista".

Qualche confronto interno con l'azienda c'è già stato: "Abbiamo chiesto ai responsabili aziendali provvedimenti per l'organizzazione della produzione, dalla fornitura dei materiali alla mappatura di quando entrano in stabilimento e vengono assemblati. Lavorare in queste condizioni è controproducente, sei giorni consecutivi e le vetture escono con difetti. Abbiamo anche chiesto che lo straordinario venga richiesto a settimane alterne, per recuperare sul piano fisico".

Non solo Maserati, anche 500 elettrica

Un problema, dicono le rsa, che riguarda non solo Maserati, ma anche la linea 500bev. "A Torino si costruiscono le automobili da più di 120 anni, sappiamo come si fanno".

 

Massimiliano Sciullo

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