“A Riveder le Stelle” torna nelle sale cinematografiche italiane dal 3 marzo 2022.
Realizzato e prodotto da Obiettivo Cinema nel 2019, è stato proiettato solo per due giorni nel 2020, poi bloccato dall’emergenza Covid, questa volta si alternerà nelle sale fino a settembre.
Il docufilm di Emanuele Caruso è stato realizzato con Giuseppe Cederna, Maya Sansa e la partecipazione straordinaria del medico Franco Berrino.
Girato ad agosto 2019 in appena una settimana, con due cellulari e un drone alimentati a energia sostenibile, nel Parco Nazionale Val Grande, il film racconta un cammino lungo sette giorni, in cui vengono percorsi 36 km alla riscoperta della natura e dell’umanità.
Su queste tematiche che si interroga il regista, seguendo passo dopo passo, un gruppo di 6 "viandanti d’eccezione", compagni di cammino che non si conoscevano e che, arrivando da mondi totalmente diversi, hanno voluto condividere una esperienza unica, affrontando insieme un viaggio che, giorno dopo giorno, diventa anche un percorso interno.
Un viaggio per porsi delle domande e analizzare un cosa sta scucendo a questo pianeta. L’opera di Caruso intende analizzare questo tema del cambiamento climatico, non tanto dal un punto di vista dei dati, troppo spesso snocciolati per far paura alle persone, ma poco efficaci, ma dal punto di vista mentale. “E’ un modo per fare prevenzione - spiega il il regista -. sono dell’idea che non siamo più in tempo per prevenire un cambiamento totale. Il cambiamento climatico farà peggio del covid. Per questo sono contento che il film esca dopo l’epidemia che ci ha tenuto bloccati per due anni, oggi infatti la pandemia ci ha proprio insegnato che il cambiamento è reale e può essere davvero improvviso e repentino”.
“Siamo negazionisti per distrazione - aggiunge il medico Franco Berrino - domina nel mondo di oggi. Non abbiamo un istante di tempo per ragionare con la nostra testa. L’unica cosa che possiamo fare è far crescere la consapevolezza. Ci saranno dei cambiamenti, certo, ma proprio per questo dobbiamo lavorare per aumentare la presa di coscienza della popolazione. Tutto deve nascere da noi”.
E aggiunge: “La tipologia di produzione del cibo è tra le principali cause dell’inquinamento. Ecco, ad esempio, possiamo scegliere cosa mangiare, di non scegliere i prodotti da allevamenti intensivi, possiamo scegliere i mezzi di trasporto, evitare di usare eccessivamente i viaggi aerei, e così via”.
E aggiunge: “La tipologia di produzione del cibo è tra le principali cause dell’inquinamento. Ecco, ad esempio, possiamo scegliere cosa mangiare, di non scegliere i prodotti da allevamenti intensivi, possiamo scegliere i mezzi di trasporto, evitare di usare eccessivamente i viaggi aerei, e così via”.
Il film sarà proiettato givoedì 3 marzo alla presenza di Franco Berrino e del regista e produttore Emanuele Caruso, al Cinema Reposi di Torino che sarà sede dell’evento speciale pensato per festeggiare l’uscita del film in sala.












