Il teleriscaldamento sta diventando un problema per un numero sempre maggiore di cittadini torinesi. I rincari che stanno investendo tutto il settore energetico negli ultimi mesi, infatti, stanno colpendo in modo molto più duro proprio gli utenti di quel servizio, che non dà la possibilità a chi ne usufruisce di accedere al bonus gas nazionale.
Raccolta firme alle Vallette: “Bollette aumentate fino al 100% e oltre”
Per protestare contro una situazione sempre più insostenibile con aumenti che variano dal 50% al 100% e oltre con ricadute anche sugli inquilini delle case popolari, è stata avviata una raccolta firme in grado di raccogliere oltre 750 sottoscrizioni tra i residenti delle Vallette e della prima cintura torinese. Ieri mattina, inoltre, è andato in scena un presidio di protesta davanti alla sede Iren di corso Svizzera: “Il teleriscaldamento – hanno sottolineato dal sindacato USB – è un sistema che non prevede alcun, seppur minimo e insufficiente, bonus: gli importi sono alle stelle, con un aumento in media di 250 euro ad utenza rispetto allo stesso mese del 2021. Una beffa, considerando che il costo della fornitura viene calcolato con un forfettario per metro quadro e non a consumo; ciò, inoltre, colpisce soprattutto gli abitanti delle case popolari, dove molti alloggi sono tenuti vuoti - addirittura alcuni murati – ma vengono comunque riscaldati con costi da ripartire tra gli inquilini”.
Il sindacato USB: “Proposta di Iren ridicola”
Da USB, inoltre, vengono respinte al mittente le proposte di aiuto arrivate da Iren: “Tentare di far fronte al disagio – hanno aggiunto - proponendo un bonus che mira a coprire circa il 30% del rincaro di fronte ad un salasso del 110% sa di ridicolo considerando l'aumento degli utili e dei profitti delle imprese energetiche. È arrivato il momento, invece, di considerare le forniture come bene essenziale e di abbassare l’Iva al 4% sui prezzi introducendo il minimo energetico per permettere continuità di riscaldamento e acqua calda nelle abitazioni; è necessaria, infine, una moratoria per i debiti pregressi che superi la logica della rateizzazione e che impedisca il distacco della fornitura. I soldi ci sono e anche le modalità per reperirli, serve subito l’introduzione di una tassa che vada a colpire gli utili delle multinazionali dell’energia che si sono arricchite alle spalle delle classi popolari”.
La mediazione di Foglietta: “Convocherò un tavolo di confronto con Iren e Atc”
Al presidio era presente anche l'assessora all'ambiente della Città Chiara Foglietta, la quale si è fatta carico di assumere il ruolo di mediatrice tra le parti: “Per risolvere questo problema - ha dichiarato – servirebbe l'intervento del Governo perché il Comune dal punto di vista pratico non può fare nulla. Tuttavia, mi farò promotrice di un tavolo di confronto con Iren e Atc per provare ad affrontare la situazione; lunedì, nel frattempo, in aula verrà votato un atto del consigliere Cerrato per chiedere l'inclusione di coloro che usufruiscono del teleriscaldamento con regime di fatturazione forfettaria nel bonus gas nazionale”.