Dopo Sinistra Ecologista, è il Pd metropolitano a sollevare dubbi sull'opportunità che Domenico Garcea faccia parte della commissione Legalità del Comune di Torino. Il caso era esploso negli scorsi giorni, quando l'ex parlamentare dem Davide Mattiello aveva sollevato la questione del legame di parentela tra il consigliere di Forza Italia e Onofrio Garcea, condannato in via definitiva per associazione di stampo mafioso.
Mazzù (Pd): "Opportunità della partecipazione"
Ora il Partito Democratico Torino prende ufficialmente una posizione, per voce del segretario Marcello Mazzù. "Premesso che siamo assolutamente garantisti e che il Consigliere comunale Domenico Garcea non è indagato o sotto indagine, mettiamo però l'accento sulla questione dell'opportunità di partecipare alla Commissione Speciale sulla Legalità" .
"A tutela soprattutto di Garcea"
"Questo - aggiunge Mazzù - a tutela soprattutto dello stesso Consigliere di Forza Italia".
"E' altrettanto evidente che ci si aspetti da chiunque, ma soprattutto da un Consigliere rappresentante delle Istituzioni, che la sua posizione di condanna e denuncia nei confronti delle associazioni malavitose e di qualsiasi forma di illegalità sia inequivocabile, forte e chiara" conclude il segretario metropolitano.
Conticelli: "Legittimamente membro della commissione"
Di tenore ben diverso il commento di un altro esponente di spicco del Pd: "Non ho le competenze né le informazioni necessarie per giudicare dagli stralci di un processo sul coinvolgimento e sulla moralità di una persona. Garcea è vicepresidente del Consiglio comunale da novembre scorso ed è, legittimamente, membro delle commissioni permanenti e delle commissioni speciali, tra cui quella legalità, i cui componenti sono stati votati all'unanimità", ha scritto su Facebook la capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Nadia Conticelli. "Come cittadina mantengo una ferma fiducia negli organismi preposti a garantire la legalità nella società e nelle istituzioni".