![Mobilità, Pentenero: "Puntiamo ai trasporti pubblici gratis per under 25"](https://www.torinoggi.it/fill/130/98/fileadmin/archivio/torinoggi/gianna_pentenero_02.jpeg "Mobilità, Pentenero: "Puntiamo ai trasporti pubblici gratis per under 25"")
Se cerchi un lavoro a Torino e provincia in una piccola o micro impresa, meglio lasciar perdere i siti online, i curriculum caricati su piattaforme specializzate o i social network. In quasi in caso su tre, infatti, il metodo migliore resta quello del passaparola.
Indagine di CNA Torino
Lo svela l'ultima indagine di CNA Torino, con numeri incontrovertibili. Nel 31,9% dei casi funziona avere qualcuno che segnala una determinata possibilità o ricerca. Una media quasi doppia rispetto al dato nazionale (17,7%) e che lascia nettamente a distanza sua il canale dei dipendenti - cioè le persone che già lavorano in una determinata azienda - sia quello delle agenzie di lavoro, che si piazzano rispettivamente al 14,8 e al 13,8%.
Male i centri per l'impiego e i social
Male i centri per l'impiego (fermi all'8,8%), ma i dati che forse sorprendono di più sono quelli legati alle modalità per così dire moderne. Un vero flop per i social network (5,5% rispetto alla media nazionale del 15,9), i curriculum online (4,1% contro il 12,9) o l'uso dei siti aziendali (2,3% contro il 12%).
Ma cosa cercano le aziende in un candidato? Secondo le micro e le piccole torinese servono abilità tecniche, ma anche capacità relazionali e abilità cognitive. Le cosiddette competenze "soft", insomma, da affiancare a quelle specifiche per il lavoro che si intende fare.
