Limite all’indebitamento, no alla cessione di altre quote delle partecipate del Comune “per fare cassa”, servizi garanti così come “il rigoroso rispetto dei conti”. Si è ufficialmente aperta in Sala Rossa la “maratona” che porterà all’approvazione del bilancio di previsione 2022-2024, il primo della nuova giunta Lo Russo.
Confermate agevolazioni ISEE e canoni invariati
Il documento finanziario è stato presentato dell’assessore Gabriella Nardelli, che ha ribadito gli assi portanti. Restano invariati i canoni e le tariffe dei “servizi educativi, delle aree mercatali, degli impianti sportivi”, cosi come le “agevolazioni ISEE per i servizi sociali, per le mense scolastiche, per la tassa rifiuti e per i trasporti”. Vengono aumentati i fondi per il trasporto disabili e per i servizi sociali, così come quelli per il rifacimento delle strade e lo sfalcio dell’erba: questi ultimi passano dai 14.5 mln del 2021 ai 22.4 mln nel 2024 (+39,8%).
Più stanziamenti per cultura, sport e turismo
Nel triennio crescono anche del 16,10% gli stanziamenti per la cultura, sport, eventi e turismo, con un boom nel 2022 per gli Eurovision (32.3 milioni di euro). Nardelli ha confermato poi la volontà di Palazzo Civico di voler rinforzare l’organico: “le nuove assunzioni per il 2022 saranno 1.007 unità, nel 2023 655 unità e nel 2024 500 unità contro cessazioni previste nel triennio di 1.600”.
Draghi a Torino per il "Patto"
L’assessore al Bilancio ha ricordato come la Città usufruirà dei fondi straordinari messi a disposizione dal Governo nazionale per quelle città fortemente indebitate. Grazie al “Patto per Torino” da qui al 2042 entreranno nelle casse del Comune oltre un miliardo, di cui 70 milioni per il 2022. Ad inizio aprile il presidente del Consiglio Mario Draghi verrà nel capoluogo per siglare di persona l’accordo con il sindaco Stefano Lo Russo. Per ottenere questi soldi però Palazzo Civico deve mettere in campo una serie di azioni tra cui l'incremento dell’addizionale comunale Irpef, il recupero dell’evasione e la riduzione dei mesi di rateizzazioni dei pagamenti “che per gli anni 2022 e 2023 non può superare i 36 mesi e per gli anni dal 2024 al 2042 i 24 mesi”.