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Economia e lavoro | 01 aprile 2022, 11:49

Dehors: da oggi si pagano di nuovo, ma i commercianti di Torino storcono il naso

Restano sgravati fino al 31 maggio solo quelli emergenziali. Vinardi (Nuova Nizza Bengasi): "Così non si aiutano le attività"

Un dehors in zona San Salvario

Un dehors in zona San Salvario

Dehors a Torino da oggi, 1° aprile, si pagano di nuovo. È cessato lo sgravio per il pagamento del suolo pubblico adottato durante il periodo di emergenza sanitaria per tutti i bar, ristoranti, mercati e fiere di via. Restano non a pagamento tutti quelli installati solo per il rispetto delle norme anticovid, quelli cosiddetti “emergenziali”. 

Un provvedimento che non ha fatto piacere a diversi commercianti. E che in altre realtà, come nel caso di Carmagnola, non trova applicazioni. Nella Circoscrizione 8 in particolare, l’associazione Nuova Nizza Bengasi ha già espresso la sua contrarietà: “Abbiamo chiesto lo sgravio per le feste per agevolare il commercio, ma invece nulla. Già per la festa di domenica si dovrà pagare. E' sbagliato perché il Comune in questo momento dovrebbe dare una mano al commercio" aveva già dichiarato il presidente dell’associazione, Marco Vinardi.

Per riuscire a risolvere il problema, la Circoscrizione ha organizzato per la prossima settimana un incontro con l’assessore Paolo Chiavarino. E proprio dal Comune sono attese però novità a breve: nelle prossime ore dovrebbe vedere la luce la delibera sui dehors, che dovrebbe essere approvata martedì in giunta. Un documento elaborato dalla Città, dopo mesi di confronto con le associazioni di categoria. 

Resta però il problema dei dehors emergenziali (per cui il titolare delle attività può allargare di circa 60 mq2 il dehors fisso o stagionale o di crearne uno nuovo, con uno sgravio del 100%) spesso in disuso, un fenomeno che desta non poche polemiche specie tra i residenti. I ristoratori infatti nella stagione invernale non li utilizzano oppure sono in stato di abbandono perché la struttura ha chiuso definitivamente. In certi casi possono anche rivelarsi pericolosi, realizzati con materiale di fortuna, ma soprattutto occupano posteggi per le auto. La situazione quasi paradossale è particolarmente sentita in zona Nizza Millefonti, Lingotto, Borgo Filadelfia e Gran Madre, ma soprattutto nel quartiere di San Salavario.  

Chiara Gallo

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