Abuso d’ufficio. E’ questa il reato che potrebbe essere contestato al sindaco di Torino Stefano Lo Russo, che è stato obbligato ad interrompere l’iscrizione all’Anagrafe dei figli di coppie dello stesso sesso. Oggi il primo cittadino è intervenuto in Sala Rossa sul tema, durante la richiesta di comunicazioni presentate dalla consigliera del M5S Valentina Sganga e dal capogruppo della civica Per Torino Silvio Viale.
Lo Russo: "Provvedimento che confligge con mia posizione"
Lo Russo, come già accaduto in passato, non ha nascosto l’amarezza per questa sospensione imposta dal Prefetto con una nota. Secondo la Prefettura infatti la registrazione anagrafica di bambini figli di due madri o padri "costituisce violazione di legge”. “Fare il sindaco – ha sottolineato oggi durante la seduta - è molto complicato, perché come accaduto in questo caso si deve adottare un provvedimento che confligge con le proprie posizioni”.
"Sono bambini e persone"
"Mi inquieta che questa discussione - ha aggiunto - avvenga in punta di diritto e sul codice penale: qui parliamo di bambini e persone". “E’ profondamente ingiusto poi, - ha rincarato il primo cittadino- che nel momento in cui invochiamo tutti pari diritti nella UE, i bimbi italiani ne abbiamo meno di altri”.
"Ignavia del Parlamento"
E Lo Russo è tornato a chiedere a Camera e Senato di legiferare: “È profondamente ingiusto che se ne debbano occupare Corte d'Appello, Prefetti e sindaci: questo dimostra l’ignavia totale del nostro Parlamento sulla questione". A fianco di Lo Russo si è schierata la maggioranza, a partire dal Pd. La vicepresidente Ludovica Cioria ha sottolineato come: "I giovani di oggi sono più avanti delle generazioni che li hanno preceduti, ritrovandosi in una visione plurale degli amore e affetti". La capogruppo di Torino Domani Tiziana Ciampolini ha chiarito come il tema da portare avanti sia la tutela "del best interest del minore rispetto ai dettami normativi che ne limitano la realizzazione".
Ambrogio:"Lo Russo porta avanti una battaglia ideologica, che lo distrae dai problemi reali"
E una parte della minoranza è nuovamente salite sulle barricate contro il sindaco. La consigliera di FdI Paola Ambrogio ha accusato il sindaco di "portare avanti una battaglia ideologica, che lo distrae dai problemi reali e concreti dei torinesi". A fargli eco il collega di partito Giovanni Crosetto: "Sono temi delicati in quanto parliamo della vita delle persone. Noi tuteliamo il modello di famiglia tradizionale sul quale si basa la nostra società e che, a nostro avviso, non deve essere stravolto".
Ricca (Lega): "Appendino ha fatto fughe in avanti"
L'esponente della Lega Fabrizio Ricca ha "bacchettato" la vecchia sindaca per "aver fatto fughe in avanti". "Appendino - ha replicato Lo Russo - ha fatto bene a fare quella che ha fatto: dal punto di vista simbolico ha dimostrato una posizione avanzata. Dare dei diritti in più non vuole dire toglierne a chi ne ha”.
Foglietta: "In Aula ho pianto perchè ho percepito quanto odio c'è ancora"
Ed in tarda serata è intervenuta via Facebook anche l'assessora Chiara Foglietta: nel 2018 Niccolò Pietro, suo figlio e di Micaela Ghisleni, fu il primo bambino riconosciuto alla nascita con due mamme. "Oggi - scrive - in Aula ho anche pianto. Perché ho percepito quanto odio, discriminazione, distanza c’è ancora". "Io non ho perso la voglia di lottare: mi troverete sempre in prima linea, in difesa dei diritti di tutte e tutti" conclude.