Questa è la storia di due donne di Nichelino che da anni sono una coppia di fatto, che da qualche giorno hanno visto felicemente la nascita della piccola Diletta, ma che non posso essere riconosciute come mamme, perché la legge non lo prevede. Un tema tornato di attualità un paio di settimane fa, quando la Prefettura di Torino ha imposto lo stop all'iscrizione all'anagrafe dei figli delle coppie arcobaleno, con i cognomi di entrambi i genitori, sollevando lo sdegno del primo cittadino Stefano Lo Russo.
Riconoscimento solo simbolico
Ed allora nella mattinata di oggi, venerdì 8 aprile, il sindaco Giampiero Tolardo ha potuto riconoscere solo 'simbolicamente' la figlia delle due mamme, la 32enne Tabata Jessica Occhipinti e la 28enne Noemi Traca'. Sposate da giugno 2021, il 2 aprile scorso hanno visto la nascita della piccola Diletta di quasi tre chili e mezzo, con Noemi rimasta incinta la scorsa estate dopo essere andata in una clinica di Barcellona per poter fare l'inseminazione artificiale (e diversi tentativi andati a vuoto in precedenza). "Quando è nata è stata una gioia infinita, anche se ci sono state delle problematiche post partum. Subito ho detto figlia unica, ma in futuro perché non pensare di regalarle un fratellino?", ha raccontato.
La richiesta di intervento alla politica nazionale
Le due ragazze si erano conosciute anni fa a Nichelino, complice la passione per il calcio e l'Esperia, una fa l'impiegata e l'altra l'operaia. La loro è una storia di amore arcobaleno più forte di tutto, anche di una politica che non riconosce i diritti di tante coppie come la loro. Per questo, l'assessora della Città Metropolitana e consigliera comunale di Nichelino Valentina Cera, assieme ad Erica Bevilacqua, è stata la prima firmataria di un ordine del giorno presentato da Nichelino in Comune e sottoscritto da tutta la maggioranza per chiedere una legge nazionale che regoli la questione.
“Purtroppo non sono stati fatti passi avanti a livello di legislazione”, ha aggiunto Valentina Cera “come ha dimostrato la richiesta della Prefettura al Comune di Torino di non trascrivere i figli delle coppie omogenitoriali in attesa del pronunciamento della Cassazione. Ad andarci di mezzo però sono bambine e bambini, il loro mondo affettivo e familiare, insomma a essere colpiti sono proprio coloro che dovremmo tutelare al massimo”.
Dopo il simbolico riconoscimento, il sindaco Tolardo ha aggiunto: "Il mondo che vorremmo è quello in cui è possibile rendere ufficiale un atto come questo, riconoscendo i diritti delle due mamme, ma oggi non è possibile. Con questa registrazione vogliamo far cadere le preclusioni nei confronti delle coppie omosessuali a essere riconosciute con i propri figli come vere e proprie famiglie. Ci appelliamo al legislatore, il nostro impegno è quello di arrivare a un domani in cui potranno essere riconosciuti anche bambini e bambine nate da unioni civili di coppie di fatto". Ora la palla passa a Roma e al Parlamento.
Sarno e Azzolina: "E' l'amore a formare una famiglia"
Entusiasmo per la decisione del sindaco Tolardo è stata espressa anche da amici e parenti della coppia, tra cui il consigliere regionale Diego Sarno che ha affermato: "Ho aperto la mia legislatura in Consiglio regionale indossando una t-shirt per dimostrare sostegno ai diritti LGBTQI+ proprio con la foto di mia sorella Noemi con la compagna Tabata che all’epoca erano state profondamente scosse, assieme a tutta la comunità LGBTQI+ dalle affermazioni dell’ex assessore regionale Roberto Rosso in materia di diritti civili". Sarno ha poi concluso dicendo: "Oggi è stato compiuto un altro passo importante: la città di Nichelino ha legittimato una vera e propria famiglia che speriamo possa aprire la strada a un’assunzione di responsabilità rapida da parte del Parlamento per legiferare in materia, arrivando così a garantire i diritti civili che le persone che abitano il nostro Paese meritano".
L'assessore alle Pari opportunità Alessandro Azzolina ha così commentato: "Un gesto simbolico ma che vuole contribuire a far comprendere al legislatore che il Paese reale è composto anche da famiglie omogenitoriali e che il pieno riconoscimento verso i figli non può più essere loro precluso. A Nichelino continueremo a promuove una cultura dell’inclusione ribadendo che è l’amore a formare una famiglia”.
Montaruli (FdI): "Atto illegittimo"
Di tenore completamente opposto il commento del deputato torinese di Fdi Augusta Montaruli: “Il sindaco di Nichelino sta commettendo consapevolmente un atto illegittimo tanto più dopo la sospensione da parte di Torino. Si è innescata una brutta gara di provocazioni ideologiche a danno della delicatezza del tema che vede protagonisti i bambini. Il ministro anche tramite il prefetto intervenga perché non si assista ad ulteriori anni di farsa nei confronti di tutti”.