Il pensionato che parla rigorosamente piemontese, la donna senegalese con il carretto strapieno di cibo e qualche studente. È un trionfo di vita il mercato di Porta Palazzo, che per Pasqua si lascia alle spalle due lunghissimi anni di Covid e diventa teatro perfetto per la preparazione del pranzo pasquale.
Sono tantissimi i cittadini che si sono riversati nel mercato simbolo della spesa torinese. I tempi bui delle scorse festività appaiono lontani: il Covid sembra infatti concedere tregua e la vita torna alla normalità. Lo si vede dalle lunghe code nelle macellerie del mercato coperto, sia alla tettoia dell’orologio che al quinto. I macellai lavorano senza sosta, tagliando sapientemente costine di agnello. Questo è l’articolo più richiesto, come ogni anno. Non è un caso che molti si siano mossi per ordinazioni e prenotazioni. A spopolare poi anche le gastronomie e i piatti pronti, con un boom di prelibatezze vegetariane: la giardiniera, per esempio, è un must e le vaschette di plastica colme del tipico piatto piemontese sono un po’ ovunque.
Non manca chi, nonostante la carne sia richiestissima, preferisce acquistare pasta ripiena o pronta: agnolotti del plin, con borragine o al ragù. Anche le macellerie straniere vedono finalmente lunghe file di fronte ai propri banchi.
“Questa volta non possiamo lamentarci: vediamo tante persone. Rispetto a Natale c’è tutto un altro clima. Speriamo di continuare così” racconta Claudio, storico macellaio di Porta Palazzo.
Una cosa è certa: tra costine di agnello, pasta fresca e verdure di prima scelta, le tavole pasquali dei torinesi saranno un trionfo di qualità. Con un retrogusto di normalità.