“I then went out into the hallway next to my computer and started drawing on the all and trying to communicate with the computer”. A generare questo pensiero è stato un’intelligenza artificiale. Si chiama Ai Lai ed è l’intelligenza artificiale ideata dall’artista Roberto Fassone e realizzata grazie alla collaborazione con il creative technologist di Sineglossa Andrea Zaninello. Attraverso il medium della scrittura si analizzano i temi della produzione creativa da un mezzo tecnologico.
“I temi che mi interessavano erano l’immaginazione e la possibilità di avere una relazione con l’artificiale di diventare l’artista” spiega Fassone.
“Volevo lavorare sulla creatività, sul pensiero laterale e sul mondo del sogno in generale, ma anche del futuro. Un mondo che fosse creato da qualcuno che non è umano”. Ad Ai Lai sono state date “in pasto” storie e racconti in lingua inglese di chi ha avuto esperienze psichedeliche sotto l’influenza di funghi allucinogeni. Con questi pensieri, l’intelligenza artificiale genera altrettante storie e pensieri affascinanti.
“C’era un livello di assurdità e di immaginazione dovuta al fatto che i testi sono già pieni di analogie, metafore, di visioni, ma su questo vai si aggiungeva il livello di imprevedibilità della macchina”.
Obiettivo è prendere degli estratti quelli più affascinanti e dargli una nuova vita: dai poster ai video. Da mercoledì 20 a venerdì 22 aprile la Libreria Bodoni - Spazio B di Torino si trasformerà per tre giorni in uno spazio creativo e interattivo che accoglierà proprio Ai Lai. Grazie alla partecipazione del pubblico, l’artista collezionerà nuove esperienze che confluiranno in un diario d’artista.
“Daremo al pubblico l’opportunità di generare delle storie e di cercare qualcosa di significativo dandogli insieme un titolo, come una sorta di lettura dei tarocchi”.














