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Cultura e spettacoli | 24 aprile 2022, 09:25

Tasso: le emozioni sono il carburante della mia musica

L’ultimo singolo pubblicato, “Pomodoro con il sale” racconta una sofferente storia d’amore

Matteo Riggi, nome d'arte Tasso

Matteo Riggi, nome d'arte Tasso

Tasso, al secolo Matteo Riggi, è un cantautore torinese che alla tenera età di sei anni prende in mano la chitarra e inizia il suo sodalizio musicale. Dopo aver studiato al Centro Formazione Musicale di Torino inizia alcune esperienze con diversi musicisti per poi trovare la dimensione definitiva con la sua band attuale. L’ultimo singolo pubblicato, “Pomodoro con il sale” racconta una sofferente storia d’amore.

 

Lei è cresciuto tra gli accordi della chitarra del padre provandola da piccolissimo, sapeva già di voler far musica nella sua vita?

Fin da piccolo sono sempre stato un grande ascoltatore di musica, grazie ai magnifici ascolti dei miei genitori, ma l’idea di voler fare musica è maturata nel tempo. Crescendo mi sono accorto di quanto forte fosse questo legame e che sarebbe valsa la pena provare a seguirlo.

Come Matteo Riggi è diventato Tasso?

“Tasso” nasce da una sensazione di disagio, di non appartenenza, di scelte sbagliate. Inizia con un gran numero di accezioni negative che, con il tempo e la coscienza che deriva dalla crescita personale, artistica ed emotiva, acquisisce senso e profondità. Diventa la maschera perfetta per svestirsi ed andare in classe.  Le emozioni sono la benzina che fa girare questo progetto, con l’obiettivo di spronare ad un pensiero critico. La grande musica della storia è ciò che mi ha portato fino a qui, con un occhio molto attento al nuovo e al futuro. “Tasso” vuole solamente trovare il proprio posto, in questo salotto che è il mondo.

Cosa ispira la scrittura dei suoi testi?

I testi e le canzoni mi si presentano da sole, il più delle volte, magari c’è solo una semplice piccola idea nella testa e bastano due accordi, quelli giusti, per far scaturire come un fiume quella che poi diventerà una canzone. A volte invece, ho una necessità e la musica diventa il semplice veicolo. Non ho uno schema specifico per scrivere.

“Pomodoro con il sale” è il suo ultimo brano, quale storia racconta a chi lo ascolta?

Racconta più storie diverse a seconda di chi sta ascoltando. Mi piace pensare che prenda una forma diversa in base alle orecchie che incontra. È un brano che mi ha richiesto davvero molto tempo per essere scritto, (circa un anno e mezzo) perciò è colmo di emozioni varie sviluppate in questo lasso di tempo.

Volendo però farla semplice racconta una sofferente storia d’amore, una riflessione su se stessi, il tempo che passa e le cose che cambiano, sono tutti racconti di questa storia.

Questo nuovo capitolo musicale lei lo definisce come un secondo pasto di un piccolo menù composto da entrèe e piatto forte. Qual è l'entrée e quale il piatto forte? Non ci sarà un dolce?

Quest’ultimo brano è composto da un intro parlato, un piccolo monologo, e poi il brano in sé. Nel momento della pubblicazione ci è sembrato interessante dividere le due cose, così da poter dare ancora più libertà d’interpretazione a chi ascolta. Così, ad introdurre “Pomdoro con il sale” nasce “Entrèe”. Il suo monologo di apertura che può dare una diversa visione del brano ed un differente sapore. Per ora non abbiamo un “dolce” in menù ma il futuro è sempre aperto.

La sua Torino musicale e non.

Torino è una città magica, capace di dare tanto, con una scena artistica vivissima e variopinta capace di dare uno spazio davvero a chiunque. Caratteristica della nostra città sono le Jam session, alacremente presenti sul territorio, danno una grossa opportunità ai musicisti che vogliono senza troppa pressione mettersi in gioco e provare “il palco”. Così ho iniziato, passare dalle jam è stato per me un passaggio fondamentale. Mi ha permesso di crescere artisticamente e umanamente.

Ora siamo in un momento di rinnovo e riflessione, è stato un bel percorso fino a qui, non privo di problemi ed imprevisti ed ora. È tempo di fare un attimo di ordine. Vogliamo preparare qualcosa di nuovo per cui il nostro programma per ora è in via di sviluppo.

Federica Monello

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