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Attualità | 02 maggio 2022, 19:01

Rosmarino, salvia, acqua e luce per il palco degli Eurovision Song Contest ispirato ai Giardini Reali

La scenografa questo pomeriggio ha preso parte ad "Aspettando Eurovision", una serie di incontri promossi dall'Università di Torino alla Cavallerizza Reale

palco eurovision rendering

Rosmarino, salvia, acqua e luce per il palco degli Eurovision Song Contest

Un grande giardino all'italiana, con piante dal sapore mediterraneo come rosmarino e salvia, illuminato da un sole nero e bagnato da acqua vera. È questo il palco che ospiterà i cantanti dell'Eurovision Song Contest, realizzato da Francesca Montinaro al Pala Olimpico. La scenografa questo pomeriggio ha preso parte ad "Aspettando Eurovision", una serie di incontri promossi dall'Università di Torino alla Cavallerizza Reale, dove ha raccontato alcuni dettagli del suo lavoro. 

650 persone al lavoro per il palco

Non tutti, come ha più volte ribadito lei, perché "il lavoro dello scenografo è come quello del prestigiatore, non si svelano tutti i trucchi". Montinaro ha partecipato al bando di gara della Rai per realizzare il palco, imponendosi su altro otto studi. Per realizzarlo sono state impiegate "650 persone, per un totale di 92 aziende. Lavorare in armonia non è cosa da poco". Tra i materiali principali "i led e le luci. Abbiamo costruito una macchina scenica gigantesca  che rappresenta la luce e l'Italia. Una macchina scenica con tante anime, un sole nero che si anima di luce, al centro c'è il mare, poi una green room per la quale ho voluto piante vere". 

I Giardini Reali come fonte di ispirazione 

Fonte di ispirazione per l'opera anche i Giardini Reali. Per Montinaro non è infatti la prima volta in città: nel 2017 aveva creato una scenografia, all'interno dell'ex Fiat di Mirafiori, dove lo scrittore Alessandro Baricco ha letto Steinbeck. 

"Delegazioni felicissime del palco" 

Secondo alcuni rumors diversi cantanti in gara, come ad esempio Ronela Hajati dall'Albania, non avrebbero apprezzato il suo "giardino all'italiana" per Eurovision. Voci che la scenografa smentisce, sottolineando al contrario come "tutte le delegazioni che stanno provando sono felicissime: non hanno mai visto una cosa del genere".

Cinzia Gatti

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