Una norma-ponte nazionale permetterebbe di superare lo stop imposto dalla Prefettura di Torino alla registrazione all'anagrafe dei figli di coppie arcobaleno. È questa una delle possibilità emersa questa mattina alla riunione convocata dal sindaco Stefano Lo Russo, con i capigruppo e i parlamentari torinesi, sul tema del riconoscimento dei diritti delle coppie omogenitoriali. Un'ipotesi avanzata in particolare dal deputato Andrea Giorgis, sostenuta anche dalla vicepresidente del Senato Anna Rossomando che ha ribadito però l'importanza di "arrivare a una normativa definitiva a partire dal Ddl Cirinnà".
Modifica al codice civile
La soluzione per bypassare lo stop potrebbe essere quella di prevedere una deroga esplicita, integrando con un comma l'articolo 254 del Codice Civile. Quest'ultimo disciplina il riconoscimento dei figli. La modifica proposta manterrebbe il divieto della procreazione assistita in Italia per due persone dello stesso sesso, ma consentirebbe il riconoscimento di quelli nati grazie a questa tecnica effettuata all'estero. "Questa - commenta l'assessore alle Politiche Sociale Jacopo Rosatelli - potrebbe essere un'ottima soluzione, un primo passo avanti sulla strada dei diritti".
Le altre strade sono più complesse o comunque non attuabili nel breve periodo. "Il legislatore italiano - aggiunge l'esponente della giunta - potrebbe prevedere un intervento sulla legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, rimuovendo il vincolo per persone delle stesso sesso come è già prassi in altri paesi della Eu. Così facendo verrebbe meno l'ostacolo del Tribunale e Corte appello". Matrimoni e convivenze di coppie gay potrebbero così essere equiparate a quelle di un uomo e una donna.
Conticelli (Pd): "Figli coppie gay hanno due genitori"
"La legge - commenta la capogruppo del Pd Nadia Conticelli - deve guardare al mondo reale e deve governare non mistificare. Nel caso specifico, comunque la si pensi, i figli delle coppie omogenitoriali esistono e hanno due genitori. Stabilire che per la legge invece siano figli di un solo genitore è una grave lesione della loro dignità. E la politica non può girare la testa dall’altra parte".