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Attualità | 15 giugno 2022, 17:18

“Basta attacchi alla legge 194”: le donne contestano l’assessore Marrone e le associazioni antiabortiste [VIDEO]

Presidio dell’associazione +194 voci sotto Palazzo Civico. Conticelli e Ravinale presentano una mozione per chiedere più soldi e organici più ampi nei consultori

manifestazione antiabortista

“Difendiamo i diritti delle donne: basta attacchi alla legge 194”: il presidio a Torino

Difendiamo i diritti delle donne: basta attacchi alla legge 194”. E’ questo il grido che si leva di fronte a Palazzo Civico, dove l’associazione +194 voci ha dato vita a un presidio per condannare l’emendamento al bilancio regionale con cui l’assessore Maurizio Marrone e la Giunta Cirio hanno deciso di stanziare 400.000 euro in favore di associazioni anti abortiste.

Manifestazione sotto il Comune

“L’attacco è trasversale, nella nostra Regione c’è un accanimento terapeutico. Invece che applicare la legge dello Stato, la 194 del 1978, l’assessore Marrone e questa Giunta stanno cercando di smontare il supporto pubblico, i consultori, a sostegno delle donne” attacca Elena Petrosino, della rete +194 voci.

Petrosino: “4.000 euro alle prime 100 donne che abortiranno”

Queste associazioni anti abortiste private, che gestiranno soldi pubblici, erogheranno 4.000 euro a ogni donna che convinceranno a non abortire. Le prime 100 donne potranno accedere a questi soldi: sembra di vedere la Green Card in America” prosegue l’attivista.

Petrosino contesta poi all’assessore Marrone la difesa secondo cui il provvedimento andrebbe a dare una scelta in più alle donne, eliminando il motivo economico dalle possibili motivazioni per decidere se proseguire o meno la gravidanza: “I rapporti ministeriali ci dicono che il problema non è economico. Le donne hanno bisogno non di una mancetta patriarcale, ma di poter essere nelle condizioni di entrare nel mondo del lavoro, indipendentemente dalla scelta di avere una famiglia”. “Investiamo risorse pubbliche per rafforzare asili nidi e servizi pubblici, che permettono alle donne di superare il problema economico e autodeterminate le proprie scelte” conclude.

In Sala Rossa un’opposizione alla Regione

Dopo settimane di polemiche, la contestazione rimane viva e procede su due binari paralleli: da una parte le manifestazioni in piazza e in Circoscrizione, dall’altra in Sala Rossa. E’ qui che le consigliere Nadia Conticelli (capogruppo Pd) e Alice Ravinale (capogruppo Sinistra Ecologista) hanno presentato una mozione a sostegno dei consultori, per chiedere più soldi e un organico maggiore da destinare ai consultori, garantire alle donne un vero e proprio sostegno a 360°.

In un momento di fragilità sociale, va rafforzata la rete dei consultori. Questa mozione è una risposta alla Regione Piemonte, che depaupera il servizio dei consultori con un atteggiamento di svilimento della legge 194” spiega la presentatrice della mozione Conticelli. “Nei consultori, le donne - prosegue la capogruppo del Pd - vengono tutelate a prescindere dalla strada che scelgono”.

Al suo fianco la neo mamma Alice Ravinale: “Il Pnrr è un’occasione che ci consente di poter ampliare la rete dei consultori, al fine di accompagnare le donne in un momento importante della loro vita, garantendone i diritti. Come Comune - conclude la consigliera - non potevano tacere agli attacchi alla legge 194 che arrivano dalla Regione”. 

Gli altri consiglieri comunali pro libera scelta e a favore della legge 194

Tra chi si schiera a favore dei diritti delle donne e contro Marrone vi sono poi Tiziana Ciampolini (Torino Domani), che chiede che ci sia un consultorio ogni 20mila abitanti e non ogni 30mila come in questo momento, Valentina Sganga (M5s) e il ginecologo e consigliere Silvio Viale (Lista Civica Lo Russo): quest’ultimo ha presentato un ordine del giorno per chiedere che i 400.000 euro stanziati dalla Regione per Vita Nascente possano essere destinati all’acquisto di ecografia di medio livello per i consultori, attualmente sprovvisti di questo strumento utile.

Rosatelli: “Parleremo con le Asl affinché i consultori possano svolgere il loro lavoro”

Atti politici che trovano il supporto di Jacopo Rosatelli, assessore ai Diritti della Città di Torino: “Faremo la nostra parte per realizzare i contenuti espressi in queste mozioni. Siamo in un contesto dove la 194 viene messa da più parti sotto attacco: ci impegneremo nell’interlocuzione con l’Asl affinché i consultori possano svolgere il loro lavoro”.

La contrarietà di FdI: "Si scardina l'obiezione di coscienza"

Contrario nettamente alla mozione il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, che la definisce "irricevibile".  "La maggioranza - sottolinea Paola Ambrogio - fa un uso pretestuoso dei diritti per tentare di scardinare l’obiezione di coscienza, che invece è e rimane un baluardo di civiltà".

"Aiutare le madri in difficoltà non è elargire “mancette”, come dispregiativamente affermano i  consiglieri della maggioranza, ma un dovere che lo Stato deve assumersi" conclude l'esponente del partito della Meloni.

L'approvazione dell'atto è stato salutato da un applauso. I consiglieri di maggioranza hanno esposto poi diversi cartelli con la scritta: "Sempre in difesa delle donne. Difendiamo la 194".

Tutto tranquillo in Circoscrizione 6

Dopo le tensioni della scorsa settimana, manifestanti si sono recati in Circoscrizione 6 e sono regolarmente entrati. Fuori è presente comunque la Polizia a presidiare.

Andrea Parisotto e Cinzia Gatti

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