Ottimismo e sorrisi. Sono queste le sensazioni che Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, e Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, lasciano trapelare al termine dell’incontro con i vertici nazionali di Stellantis.
Due i temi principali sul tavolo, affrontati anche con i sindacati e le realtà industriali torinesi: il rispetto del piano aziendale industriale e la candidatura di Mirafiori come casa della fabbrica di Refactory. Un aspetto, quest’ultimo, essenziale per garantire i livelli occupazionali.
“Si è trattato di un incontro molto positivo, ci siamo confrontati relativamente alla conferma del piano industriale che vede Torino centrale nella produzione della 500 elettrica e del gruppo Maserati. I dati del piano industriale ci confortano”, ha affermato Stefano Lo Russo.
Il primo cittadino ha ribadito quanto importante sia per Torino riconvertire gli spazi dismessi di Mirafiori nella filiera dell’economia circolare e del fine vita dell’auto: "Torino si candida a essere una delle sedi principali del gruppo. Come Città, metteremo in campo tutto il sostegno possibile dal punto di vista delle procedure amministrative, dal punto di vista urbanistico, confermando che il nostro territorio più di altri ha le caratteristiche per essere interprete della transizione ecologica", ha concluso il primo cittadino.
Parole che fanno da eco a quelle di Alberto Cirio: “Miraifori viene confermata come la casa della 500, prodotto su cui Stellantis punta maggiormente: le auto verranno realizzate tutte qui. Andando verso l’elettrico, la casa naturale sarà Mirafiori, che sarà anche la base per la gamma premium di Maserati”.
Il Governatore ha però sottolineato come la produzione dei veicoli, seppur importante, non basterà a garantire i livelli occupazionali: “Se prima avevi bisogno di 10 persone per produrre un motore termico, te ne bastano due per uno elettrico. Cosa facciamo fare alle altre 8?” è la domanda posta da Cirio. La risposta? Nella fabbrica del Refactory: “Torino e il Piemonte vogliono ospitare uno degli hub di riferimento dell’economia circolare: conviene farlo a Torino e in Piemonte”.
“Questo farà si che potremo garantire i livelli occupazionali”, hanno concluso in coro Governatore e sindaco.
L'incontro è stato accolto con piacere dai sindacati, che hanno però sottolineato come si tratti di un momento interlocutorio in vista di quello con Carlos Tavares del 20 settembre.
"Tavares ha detto che si faranno due hub di refactory, di riciclo completo dell’automobile e noi pensiamo sia giusto candidare Torino e Mirafiori come uno di questi luoghi. Gli enti locali mi sembra abbiano un’interesse, ma dobbiamo costruire le condizioni perché non ricapiti un caso gigafactory. Se si fa lo stabilimento di riciclo, vogliamo si faccia a Mirafiori" ha sottolineato Giorgio Airaudo, Cgil Piemonte.
"L’azienda sarà sensibile a un hub della logistica, che dovrà essere compito della Regione, ma c’è un problema per quanto riguarda l’abbandono di aree da parte di Mirafiori e qui può svolgere un ruolo il Comune. Siamo preoccupati, speriamo di fare in modo che non si indebolisca il livello occupazionale e che vengano salvaguardate le eccellenze" è invece il pensiero di Gianni Cortese, Uil Piemonte.
"Sui modelli non c'è stata nessuna novità, ma ci sono delle leve urbanistiche, di fondi europei e della regione che potrebbero interessare molto Stellantis. E’ ancora tutto da concretizzare, ma si tratta di un nuovo utilizzo dei metri quadri di Mirafiori oggi inutilizzati. Per quanto riguarda la forza lavoro continuano le uscite, noi continuiamo a chiedere assunzioni e ringiovanimento" ha affermato Davide Provenzano, Fim Cisl Piemonte.
"Apprendiamo che alcune superfici dovranno essere dismesse e quel personale spostato per alzare i volumi produttivi poi per il futuro della produzione della nuova 500. E’ chiaro che saremo vigili in questo periodo di transizione, che essendo a 360° dovremmo aspettare l’incontro con Tavares per capirne gli effetti reali" ha concluso Ciro Marino, Ugl Metalmeccanici Torino. "Esprimiamo il nostro cauto ottimismo sull'incontro di oggi - ha aggiunto Silvia Machetti, segretario regionale Ugl - mettere a disposizione un progetto di economia circolare per collocare parte del personale in esubero, insieme a probabili nuove assunzioni, può essere una soluzione percorribile. Senza per questo abbassare la guardia".
“Il confronto con Stellantis sta avendo un impatto enorme sulle risorse industriali e occupazionali locali, è certamente complesso e va seguito attentamente", ha invece detto Pierangelo Decisi (rappresentante API Torino). "L’incontro di oggi ha dimostrato ancora una volta l’importanza di cercare una sintesi tra azienda e territorio al fine di trovare le migliori mediazioni per tutti gli attori".