'Sciopero della biancheria' negli ospedali torinesi della Città della Salute: è quanto minaccia di fare la Lit, l'azienda piemontese di lavanderie industriali, alle prese con gli aumenti delle bollette dell'energia elettrica, passate da 20 mila a 270 mila euro al mese.
"Spero che entro sabato, a fronte delle nostre richieste, ci sia un incontro con i rappresentanti della Città della Salute di Torino, altrimenti non consegneremo la biancheria bianca dei letti, ma solo il materiale di urgenza delle sale operatorie, le divise verdi o biancheria verde da letto, per non fermare operazioni e pronto soccorso e daremo il minimo indispensabile per il Sant'Anna e il Regina Margherita per non creare caos negli ospedali dei bambini", spiega all'Ansa l'amministratore delegato Edoardo Cornaglia.
Lit conta su circa cento dipendenti e due stabilimenti e nel 2018 si è aggiudicata con Scr, la società di committenza della Regione Piemonte, due lotti di una gara divisa in quattro lotti. "Forniamo in nostro servizio agli ospedali della Città Salute, come le Molinette, e dell'ex Asl To2, il San Giovanni Bosco, l'Amedeo di Savoia, il Martini e il San Luigi", spiega l'a.d. , aggiungendo che "così non possiamo andare più avanti e chiediamo un incontro perché il costo dell'energia ha superato il valore della commessa".