Un sorriso nascosto dalla mascherina e una rassicurazione ai torinesi: durante l’attacco hacker subito dall’Asl Città di Torino non sono stati rubati o persi i loro dati sensibili.
A precisarlo è Carlo Picco, direttore dell’Asl, che ha fatto il punto sulla situazione, a tre settimane dall’attacco informatico: “Il peggio è passato, abbiamo riattivato gli applicativi, i pronto soccorso, i reparti. L’operatività sanitaria è ripresa, stiamo riprendendo i sistemi amministrativi. Torneremo alla normalità a breve e lo faremo senza aver ceduto ai ricatti o aver fatto trattative”.
“I dati - ha spiegato Picco - non sono né trafugati né scomparsi, sono criptati. Sono stati resi inaccessibili anche a noi, non riusciamo a vederli. Certamente questo è quello su cui stiamo lavorando: aprire le chiavi di lettura di questi dati”. Insomma, il pericolo che cartelle cliniche siano finite in mano di persone senza scrupolo appare scongiurato.
Il direttore dell’Asl Città di Torino si è poi congratulato con i dipendenti, che hanno mitigato il più possibile i disagi ai cittadini: “Non ci sono state grandi ripercussioni sul servizio. Medici, infermieri e tecnici hanno attinto ai loro database personali, non ci sono stati impatti significativi a parte qualche rallentamento”. “Un grande risultato, tenete conto che l’attacco è avvenuto nella settimana di Ferragosto, abbiamo richiamato in servizio tutti” ha concluso Picco.