"Sgomberare Askatasuna". È questo lo striscione esposto da Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia, che hanno promosso una manifestazione all'ora di pranzo davanti al Comune per chiedere di liberare la palazzina di corso Regina Margherita. Ed è proprio sul centro sociale che si giocano, in Comune, questi ultimi dodici giorni di campagna elettorale.
Pd e Sinistra Ecologista dicono no
Lo scorso 10 marzo Fratelli d'Italia aveva depositato una mozione per chiedere lo sgombero dello stabile occupato abusivamente. Un atto passato lo scorso 1° agosto in commissione, che il centrodestra vuole discutere il prima possibile in Consiglio Comunale. Soprattutto prima delle elezioni del 25 settembre, ma il Pd e Sinistra Ecologista si sono messi di traverso.
Lo Russo: "Priorità caro-bollette, non lo sgombero"
E oggi anche il sindaco Stefano Lo Russo ha fatto sapere che lo sgombero di Askatasuna non è tra le "primissime priorità" della Città. "Il problema c'è da tempo e andrà affrontato - sottolinea Lo Russo - ma il sindaco e l'amministrazione sono impegnati in questo momento a reggere l'urto della crisi energetica e a tenere aperte le scuole, le piscine, le palestre che sono davvero a rischio a fronte del caro bollette. Sembra che sia anche il problema dei cittadini e delle cittadine di Torino".
Crosetto (FdI): "Per residenti priorità sicurezza e legalità"
Parole a cui ha replicato così il capogruppo di FdI Giovanni Crosetto: "Questo centro sociale non paga le bollette da 30 anni. Sicuramente per residenti di quella zona la priorità sono la sicurezza e la legalità: questa occupazione, che certamente non è l'unica, manda un messaggio sbagliato perché è la più pericolosa del Piemonte". "Il sindaco non utilizzi la crisi energetica per scappare dalle proprie responsabilità" conclude Crosetto.
"Il Pd - aggiunge la collega Paola Ambrogio - scelga se schierarsi dalla parte di occupanti pregiudicati o dalla parte della cittadinanza che rispetta la legge".
Maccanti (Lega): "Sicurezza per il Pd non è una priorità"
A fargli eco la capogruppo della Lega Elena Maccanti: "Da due mesi chiediamo che la Sala Rossa si esprima se sta dalla parte delle forze dell'ordine o dei centri sociali, che abbia il coraggio di dire che è ora di chiudere i centri sociali".
"Noi - ha aggiunto - siamo accanto alle forze dell'ordine, che da anni prendono pietre. La sicurezza, per il Partito Democratico, non è mai una priorità: è un segnale che il Pd si presenti alle elezioni con la sua vera faccia".
Iannò: "Aska e Gabrio zone franche"
A schierarsi con il centrodestra anche il capogruppo della civica "Torino libero pensiero" Pino Iannò. "Askatasuna - commenta - come il Gabrio sono considerate “zone franche” dall’Amministrazione comunale per la quale sicurezza e legalità non sono una priorità. Lo sgombero è necessario per restituire alla Città una serie di locali occupati abusivamente e che utilizzano le utenze con gli oneri a carico di tutta la collettività" conclude.
Conticelli (Pd): "Ripristinare la legalità significa recupero e riutilizzo"
A replicare la capogruppo del Pd Nadia Conticelli, che chiarisce come "gli stabili occupati in città sono una decina. Si va da via Bizzozzero (centro sociale occupato frequentato da esponenti di spicco di Fdl) a via Passobuole, all’ex dazio di corso Vercelli 440" . "Ripristinare la legalità significa recupero e riutilizzo, non basta lo sgombero se dopo si lascia l’immobile vuoto e al degrado. Il nostro impegno nei prossimi cinque anni è costruire progetti di riutilizzo di tutti questi immobili, a partire dalle esigenze del territorio", conclude l'esponente dem.