Un tappeto rosso per Meloni. E’ quello che il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio stende per la leader di Fratelli d’Italia, che questa sera terrà un comizio a Torino, in piazza Carlo Alberto.
Cirio loda e accoglie la Meloni
Il Governatore accoglie la leader in testa ai sondaggi con il suo nome, “Giorgia”, quasi a ribadirne la vicinanza personale oltre che politica. “Sono molto contento che lei ritorni in Piemonte, così come sono contento quando arrivano qui i leader di coalizione perché dà centralità alla nostra regione, pertanto sono felice che il Piemonte potrà ospitare Giorgia”.
Cirio loda in maniera netta la campagna elettorale messa in campo dalla leader di Fdi: “Mi sento di poterle dire di continuare la campagna elettorale come sta facendo, vicino ai problemi reali delle persone. Così come stanno facendo Salvini e Berlusconi: credo che il centrodestra si stia differenziando propri per il fatto di parlare dei problemi della gente, di quelli veri”. “Pagare la bolletta del riscaldamento che arriva a casa, il panettiere che da 800 euro di luce si trova a pagarne 3.200 e rischiare di chiudere un’attività che ha in piedi da 40 anni e ha già superato i dolori e le difficoltà del covid. Il problema è l’occupazione. I problemi sono questi, il resto sono alchimie della politica che non interessano la gente. Meloni è stata bravissima, quindi sono contento che continui in questa direzione e le auguro buon lavoro” conclude il Governatore.
Lo Russo: “Non ascolterò la Meloni, devo fare il sindaco”
Diametralmente opposto il parere del sindaco di Torino Stefano Lo Russo, che abbandona per qualche minuto la concordia istituzionale e critica in maniera decisa Meloni: “Non ascolterò il comizio perché ho da fare il sindaco. Purtroppo questa campagna elettorale ha messo molto in secondo piano il tema dei contenuti ed è giocata sullo scontro personale: a me non piace e penso che sia anche poco apprezzato dai cittadini”.
Per il sindaco, il voto delle politiche indirizzerà il futuro del Paese: “Credo che l'appuntamento del 25 settembre disegni la traiettoria dell'Italia sulle grandi questioni. Io penso che la traiettoria sia a rischio in caso di vittoria del centrodestra, soprattutto se si affermasse a maggioranza il partito della Meloni rispetto ai temi a me più cari, come una collocazione europeista e il rafforzamento dell'Unione Europea, le politiche economiche e l'investimento sulle energie rinnovabili, così come il grande tema dei diritti che purtroppo potrebbero regredire invece che progredire”.