Continuano a correre, le esportazioni del Piemonte. E lo fanno nonostante le difficoltà economiche, ma soprattutto geopolitiche del periodo. La conferma arriva dai dati di Unioncamere Piemonte sul primo semestre 2022, che mostrano una crescita del 18% sullo stesso periodo dell'anno precedente, con le importazioni che vanno ancora più veloci (+31,8%) e con una bilancia che resta positiva per quasi 6 miliardi di euro.
Crollo del (piccolo) mercato russo
Il tutto, nonostante anche un calo verticale dei rapporti con la Russia: una diminuzione di quasi un terzo (-32,8%), anche se questo incide relativamente poco sui numeri complessivi del Piemonte, visto che la grande nazione dell'Est Europa ha sempre avuto un peso specifico limitato nei nostri commerci.
Quarto posto in classifica
Il Piemonte si è confermata la quarta regione esportatrice, con una quota del 9,3% delle esportazioni complessive nazionali (incidenza inferiore rispetto a quella del 9,6% del I semestre 2021, ma analoga rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2020).
“In questo primo semestre dell’anno, il Piemonte si conferma la quarta regione esportatrice italiana: le nostre merci hanno conquistato molti Paesi Ue ed extra-Ue e sono positive le performance di tutte le province e di tutti i principali settori economici. Ma non ci possiamo accontentare di questi risultati, soprattutto in vista dell’inverno alle porte e dell’aumento delle bollette di luce e gas, oltre che al rincaro dei costi per le materie prime e per i trasporti. L’aumento dei costi dell’energia sta portando gravi conseguenze soprattutto a quelle aziende che, per loro natura, sono fortemente energivore: compito delle istituzioni, a più livelli, è intervenire con urgenza su questo tema, evitando il rischio di blocco delle produzioni”, dice Gian Paolo Coscia, presidente Unioncamere Piemonte.
Bene i mezzi di trasporto e il cibo
La crescita ha riguardato tutti i principali settori, ma soprattutto i mezzi di trasporto, principale comparto delle vendite all’estero della regione con una quota sul totale delle esportazioni piemontesi del 21%: hanno segnato un incremento del 26,7% del valore esportato, frutto di una crescita decisamente elevata dell’export di autoveicoli (+37,6%) e di un incremento meno intenso di quello della componentistica autoveicolare (+5%). Tra gli altri mezzi di trasporto una performance positiva ha contraddistinto la nautica e l’aerospazio, mentre una flessione è stata registrata dal ferrotranviario. La meccanica, secondo settore per l’export piemontese, registra un +9,0% sul I semestre 2021. In crescita a doppia cifra il comparto alimentare (+18,1), così come quello dei metalli (+25,0%), la chimica (+30,1%) e il tessile e abbigliamento (+28,7%). Sostanzialmente stabili rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente le vendite all’estero di prodotti della gomma plastica (+0,4%).
Si vende sempre di più "in casa"
Per quanto riguarda i mercati di sbocco, nel I semestre 2022 il bacino dell’Ue-27 ha attratto il 56,5% dell’export regionale, mentre il 43,5% si è diretto verso i mercati Extra Ue-27 (Gran Bretagna compresa).
Complessivamente le esportazioni verso i mercati comunitari sono cresciute del 17,5% rispetto al I semestre del 2021.
La Francia, primo partner commerciale della regione con una quota del 14,1%, ha incrementato l’acquisto di merci piemontesi del 16,9%, la Germania, secondo Paese per importanza per l’export piemontese, ha registrato una crescita (15,9%) di poco inferiore.
Le vendite di prodotti piemontesi in Spagna sono aumentate del 16,3% rispetto ai primi sei mesi del 2021, mentre il mercato polacco ha evidenziato un incremento inferiore al 5%.
Particolarmente intense appaiono le performance segnate dal Belgio (+23,8%) e dai Paesi Bassi (+34,6%) e una crescita a doppia cifra del 17,1% caratterizza sia la Repubblica Ceca che l’Austria.
Gli Usa sono i migliori clienti extra-Ue
Detto della Russia, l’incremento delle esportazioni verso i mercati extra Ue-27 è stato del 18,7% rispetto al periodo gennaio-giugno 2021. Gli Usa si confermano il primo mercato extra Ue-27 della regione e segnano una crescita delle esportazioni del 13,2%. Le vendite nel Regno Unito aumentano del 17,9% e quelle verso la Svizzera del 21,0%. Ridotta la dinamica evidenziata con la Cina (+1,0%), mentre appare più vivace quella con la Turchia (+27,4%) e il Brasile (+6,3%).
A livello territoriale, in fine, si registrano risultati positivi per tutte le realtà provinciali. Biella (+33,1%) e Verbania (+28,1%) segnano gli incrementi più elevati, seguite da Torino (+23,3%) e Novara (+21,6%). Alessandria (+17,5%) si attesta su un dato in linea con quello regionale, mentre risultano al di sotto della media piemontese le crescite delle vendite oltre confine delle aziende di Vercelli (+10,9%), Asti (+9,5%) e Cuneo (+6%).