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Economia e lavoro | 23 ottobre 2022, 10:55

Più forte di crisi e caro bollette, Torino tra le poche province che cresceranno nel 2023

Le previsioni del centro studi della Cgia di Mestre

foto di archivio

Più forte di crisi e caro bollette, Torino tra le poche province che cresceranno nel 2023

È in arrivo uno degli inverni più difficili degli ultimi 50 anni. Secondo l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, per salvare i bilanci delle famiglie e delle imprese, infatti, sarà necessario impiegare da parte del governo Meloni almeno 70 miliardi di euro entro la fine dell’anno. Di questi, 35 per dimezzare il caro bollette e altrettanti, con la legge di Bilancio 2023, per non far decadere dal prossimo gennaio alcune misure introdotte dall'uscente esecutivo Draghi.

Torino tra le poche province destinate a crescere

Sebbene mai come in questo momento elaborare delle previsioni economiche sia particolarmente arduo, delle 107 province monitorate da una ricerca di Prometeia, ad esempio, 67 (pari al 62% del totale) l’anno prossimo registreranno una crescita negativa. Al contrario, a guidare la graduatoria a livello nazionale sarà la provincia di Milano, dove l’aumento del valore aggiunto sarà dello 0,8%. Al secondo posto, per crescita nel 2023, figura la provincia di Savona con lo 0,6%, a pari merito con quella di Salerno.

Tra quelle per le quali è previsto un risultato positivo si trovano anche le province di Verbania e Asti (+0,3% entrambe), oltre a quella di Torino, dove l'incremento stimato è dello 0,1%. Crescita zero, invece, per Biella e previsioni negative per tutte le altre province del Nord Ovest: Genova (-0,2%), Cuneo (-0,4%), La Spezia (-0,6%), Vercelli, Alessandria e Novara (-0,7%).

Moltissime le realtà ancora in ritardo sul pre Covid

Cga segnala infine che sono molte le province che non hanno ancora recuperato il livello di ricchezza che avevano nel periodo pre Covid (2019). Le situazioni di maggiore ritardo le scorgiamo a Siena (-1,9%), Prato (-2), Belluno (-2,2) e Pisa (-2,3). Maglia nera, infine, per le province di Campobasso e Vibo Valentia (-2,4).

Per quanto riguarda la crescita 2022 sul 2021 nelle diverse province, la Cgia attribuisce il 4,7% a Savona, il 3,9% a Verbania e Asti, il 3,5% a Torino, Genova e Aosta, il 3,3% a Biella, il 2,9% a Cuneo, il 2,1% a La Spezia ed Alessandria, il 2% a Vercelli e l'1,8% a Novara.

redazione

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