Torino punta ancora a ospitare alcune delle gare delle Olimpiadi 2026 Milano-Cortina. E per concretizzare il sogno si è mosso il sindaco Stefano Lo Russo, che lunedì ha partecipato insieme all'assessore allo Sport Mimmo Carretta alla riunione delle città che hanno ospitato eventi olimpici e paralimpici o che si candidano a farlo. Un ritorno al CIO di Losanna dopo molti anni per Torino, dato che l'ex prima cittadina Chiara Appendino non aveva mai partecipato a questo evento internazionale.
Caro-bollette e materiali su Milano-Cortina 2026
Se appena insediatosi Lo Russo, insieme al presidente della Regione Alberto Cirio, aveva messo a disposizione gli impianti delle Olimpiadi 2006 per i giochi invernali lombardo/veneti, all'epoca la risposta unanime fu no. A distanza di mesi però il tema torna in discussione, alla luce del rincaro delle bollette, dei materiali e delle opere civili in generale. Se solo per la metro 2 si stima un aumento dei costi di circa 300 milioni, analogo effetto si ha sugli impianti sportivi per i giochi invernali 2026.
Lo Russo: "A servizio del paese"
Torino può contare sul PalaVela, dove tutt'ora si svolgono le manifestazioni legate al pattinaggio su ghiaccio, così come su altre strutture e sul know how. "Sicuramente essere a Losanna al Cio - ha spiegato il sindaco Stefano Lo Russo, a margine di Luci d'Artista - ha consentito a Torino di trovare interlocutori in questo contesto, con cui ragionare sull'eredità olimpica e sulle prospettive" . "Noi - ha aggiunto - come sempre, ci mettiamo a servizio del paese, siamo contentissimi che le olimpiadi 2026 arrivino in Italia a Milano-Cortina. Se ci saranno le condizioni faremo quello che possiamo fare per rendere questa grande occasione di sport una bella vetrina anche per Torino e per tutta l'Italia".