/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 29 ottobre 2022, 07:00

L’Estonia chiede più sanzioni alla Russia, ma ha un grosso problema di inflazione

È stato approvato meno di un mese fa l’ottavo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia

L’Estonia chiede più sanzioni alla Russia, ma ha un grosso problema di inflazione

È stato approvato meno di un mese fa l’ottavo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia, ma alcuni Paesi UE tornano già alla carica con la richiesta del nono. L’Estonia è sempre in prima fila quando si tratta di avanzare misure destinate a colpire l’economia russa: tuttavia, mentre otto pacchetti sanzionatori non sono bastati a fermare Mosca, Tallinn è caduta in una spirale di inflazione che a settembre ha toccato il livello record del 24,1%, il più alto in Europa, dove la media è del 10,9%. Il sito La Svolta riferisce che il ministro degli Esteri estone Urmas Reinsalu ha presentato alla Commissione Europea la sua idea per le nuove misure anti-russe e anti-bielorusse, alcune delle quali sono il riproponimento di quelle bocciate in passato. Tra di esse c’è il divieto di importazione di diamanti grezzi dalla Russia, che il Belgio la volta scorsa è riuscito a non far accettare perché costringerebbe alla morte il suo settore diamantifero. Poi vi sono sanzioni su banche ed energia, sostenute da altri Stati “falchi” membri della UE come la Polonia e le due Repubbliche Baltiche Lettonia e Lituania. Come detto, però, l’Estonia deve fare i conti con un’inflazione epocale che si sta avvicinando al punto di intaccare definitivamente i risparmi dei cittadini. Secondo gli esperti della banca centrale “Eesti Pank”, ci si sta avvicinando a quel livello, che comporterebbe poi la caduta dei consumi. Da altre banche estoni fanno sapere che un terzo dei clienti ha rimandato l’acquisto di una casa e che le aziende stanno cominciando a chiudere. Nel quadro dell’Unione Europea, l’Estonia è sempre stata fornitrice di beni a servizi a basso costo, ma il suo problema oggi è che i prezzi sono ormai arrivato a livello continentale e i salari invece no, così la manodopera e i professionisti cercano di emigrare e il Paese perde tutto il suo vantaggio competitivo.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium