Un prestigioso riconoscimento per un'idea innovativa in grado di generare, grazie alla partecipazione di diversi attori, un circolo virtuoso: 14 soluzioni per l'autonomia di disabili e anziani progettati in Piemonte, infatti, sono state inserite nell'edizione 2022 ADI Design Index (prestigiosa pubblicazione dell'Associazione per il Disegno Industriale, ndr), entrando di diritto nel gotha del design italiano insieme a tavoli, sedie, penne e fuoriserie create dalle migliori firme del settore.
I terapisti occupazionali tra i migliori designer italiani
Una delle particolarità dell'iniziativa riguarda i progettisti: a creare gli oggetti in questione, attualmente in uso negli ospedali di riferimento, non sono stati infatti degli affermati designer, ma i terapisti occupazionali Viviana Gaggio del CTO di Torino, Arianna Mazzeo del Presidio Borsalino di Alessandria e Antonella Sartore e Roberto Toso dell'Ospedale Maggiore di Novara. Si tratta di professionisti del mondo sanitario impegnati nel percorso di riabilitazione di persone con disabilità e anziani, supportandoli nella riacquisizione dell'autonomia dopo un incidente, una malattia o un trauma.
Hackability e le stampanti 3D
La realizzazione dei prodotti, che consentono di compiere gesti quotidiani come scrivere, pettinarsi o tagliarsi le unghie ma anche migliorare la mobilità in carrozzina, è stata resa possibile attraverso le stampanti 3D donate ai presidi ospedalieri grazie al progetto Tech4Inclusion promosso da Hackability nell'ambito del bando Vivo Meglio di Fondazione CRT. In questo percorso, i terapisti sono stati accompagnati da ingegneri e designer della stessa no profit: si tratta di Simone De Pascalis, Giulia Galante, Maurizio Contu, Marco Bocca, Giuseppe Becci e Francesco Rodighiero.
Gli obiettivi futuri
L'obiettivo, per il futuro, è quello di coinvolgere nella progettazione anche le persone con disabilità e i caregiver: “Lo scorso anno - spiega il responsabile di Tech4Inclusion per Hackability Carlo Boccazzi Varotto - abbiamo donato un piccolo laboratorio a ognuna delle Unità Spinali del Piemonte, formando circa 20 terapisti e e co-progettando le soluzioni inserite nell'Index. Quest'anno abbiamo meno risorse, ma possiamo contare sull'appoggio di una fitta rete di associazioni; a loro si aggiungono gli studenti del corso della designer Alice Mela allo IED di Torino”.