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Cronaca | 01 gennaio 2023, 08:06

Petardi e fuochi d’artificio, a Torino un altro capodanno di “follia”: migliaia di esplosioni. Una donna rischia di perdere la mano

Ordinanza non rispettata e divieti infranti. Torna la polemica: “Ma qualcuno controlla?”. Intervento nella notte per una donna di 30 anni trasportata da Vercelli al Maria Vittoria

fuochi d'artificio nel cielo

Anche il Capodanno 2023 ha visto ignorata l'ordinanza che vietava a Torino l'uso di petardi e fuochi d'artificio

E’ tassativamente vietato far esplodere botti e petardi di qualsiasi tipo”. Questo scriveva la Città di Torino prima della notte di San Silvestro. Eppure, immancabilmente, le ultime ore dell’anno vecchio e le prime del nuovo sono state contraddistinte da esplosioni e botti.

Ore di continui scoppi, a ridosso delle case, nei giardini, nelle piazze e nelle strade. Un fenomeno che ha coinvolto tutta Torino: mentre il centro era blindato per la festa in piazza, negli altri quartieri accadeva di tutto. I controlli? In attesa di conoscere i numeri ufficiali, comunque pochi. A testimoniarlo le centinaia di segnalazioni di proprietari di animali esasperati, preoccupati per la salute dei loro amici a 4 zampe. E non sono mancati gli interventi dei vigili del fuoco.

Una notte e un’ordinanza che come ogni anno si portano dietro le polemiche: come far rispettare i divieti? La risposta, almeno sulla carta, non pare così immediata. Anche nel 2023.

E tra le conseguenze più gravi una ha visto coinvolta una donna di 30 anni che, a causa dello scoppio di un petardo, si è procurata una grave lesione alla mano destra a Vercelli ed è stata trasportata a Torino per essere curata. La ferita da scoppio ha coinvolto tutte le dita e il palmo della mano, con fratture multiple elesioni complesse alla vascolarizzazione del pollice, del medio e dell’anulare. Soccorsa all’Ospedale di Vercelli, è stata trasferita d’urgenza presso il Centro di Riferimento Regionale di Chirurgia Plastica dell’Ospedale Maria Vittoria dell’ASL Città di Torino, diretto dal dottor Giorgio Merlino, dove è stata sottoposta ad un delicato intervento di microchirurgia per il salvataggio della mano e delle dita compromesse dal trauma.

L’intervento è stato eseguito dai chirurghi plastici dottor Ezio Gangemi e Fulvio Nicoló, insieme all’équipe anestesiologica (dottoressa Cacciotti Valentina e dottor Luca Cochelli) e all’équipe infermieristica del blocco operatorio. La paziente è ricoverata presso il reparto di chirurgia plastica per seguire l’evoluzione delle ustioni concomitanti al trauma complesso subito.

E la polemica diventa anche politica. Come sottolinea Patrizia Alessi, capogruppo FdI in Circoscrizione 7: "Sono inutili i divieti se poi non si controlla. Chiederò con un'interpellanza quante multe sono state fatte nella notte di Capodanno e quanto è costata la inutile campagna di sensibilizzazione per ricordare che l'attivazione di petardi, fuochi d'artificio e simili può configurarsi come comportamento lesivo per la salute degli animali sia in casa che in spazi aperti naturali". Un pensiero che trova concorde anche Silvio Viale: "Decine di migliaia di torinesi hanno festeggiato in piazza con bottiglie e botti. Sono sempre stato sostanzialmente contrario a ordinanze da "grida manzoniane", quelle che non verranno rispettate e, si sa, con pochi che incapperanno nella repressione, il cui unico scopo è quello pedagogico, non si sa se per il popolo o per i governanti. Ho cercato fino all'ultimo di difendere la deroga, seppure simbolica. al brindisi di capodanno in piazza, ma la politica è ormai fatta di annunci consolatori e rappresentazioni proprie. Così ho buttato giù la prima interpellanza del 2023, con la quale mi chiedo, non solo quale sia il livello di tolleranza, che siamo disposto ad accettare, ma anche perché non ci sia stata una diretta regionale Rai per il concerto di capodanno più torinese e piemontese che ci sia mai stato".

Andrea Parisotto

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