E’ un botta e risposta a distanza ma acceso, dai toni piuttosto duri quello tra Monica Canalis (Pd) e l’assessore ai Servizi Sociali della Regione Piemonte Maurizio Marrone. A dare il pretesto per il via alle polemiche, il bonus Scelta Sociale - 600 euro al mese erogati dalla Regione per assistenza a persone anziani e disabili non autosufficienti - che, secondo la consigliera Pd, discriminerebbe le persone senza lo Spid.
Per capire la questione bisogna fare un passo indietro. Tra pochi giorni infatti partirà la presentazione delle domande per il Buono “Scelta Sociale”, il nuovo contributo una tantum della Regione Piemonte, finanziato da 91,5 milioni di Fondo Sociale Europeo e rivolto alle persone non autosufficienti e alle persone con disabilità non autosufficienti che sono in casa oppure in struttura senza beneficiare della quota sanitaria della retta.
Canalis attacca: “Chi è senza lo Spid è tagliato fuori”
Se l’iniziativa è certamente accolta con favore anche dalla minoranza, Canalis si concentra sulle modalità di accesso che taglierebbero fuori una categoria di persone: quelle prive di Spid. La Deliberazione della Giunta Regionale prevede che l'unica modalità per l'accesso al nuovo contributo sia telematica, tramite SPID o CIE, da parte dell’utente, di un familiare o di un tutore/curatore/amministratore di sostegno. “Una donna 88enne con difficoltà ad usare il computer, che ha un marito 90enne in carrozzella a casa (lucido e quindi senza tutore, ndr), senza altri familiari, non potrà fare la domanda. Questo perché la Giunta regionale non ha attivato una convenzione con i CAF per fornire consulenza ed assistenza informatica ai potenziali utenti” spiega Canalis. “I molti beneficiari (e famiglie) che non sono in grado di avere lo SPID o di usarlo o le persone non autosufficienti che non hanno una rete familiare o amicale che possieda uno SPID, cioè proprio i più deboli e soli, rischiano di essere tagliati fuori” prosegue.
Marrone si oppone: “Canalis vive sulla luna”
"La consigliera Canalis dimostra nuovamente di vivere sulla luna, sicuramente non in Piemonte e nemmeno in Italia, dove le persone non autosufficienti prive di familiari che si occupino di loro, e non in grado di provvedere ai propri bisogni, sono già prese in carico ai servizi socioassistenziali dei comuni di residenza” attacca Marrone. “Servizi che, non a caso, sono pienamente coinvolti sin dalla genesi di Scelta Sociale e hanno interesse a garantire piena collaborazione nell’assistenza alla presentazione delle domande ove necessario, affinché l’assistito possa usare il voucher per la compartecipazione alle spese di assistenza. Allo stesso modo sono disponibili le residenze per chi opta l’uso del voucher per quella soluzione e si troverà direttamente lo sconto in fattura” conclude l’assessore regionale.
Marrone ribadisce come la domanda potrà essere presentata anche con lo Spid di un parente, congiunto o tutore, senza l’obbligo di creare un nuovo Spid per la persona non autosufficiente.
Dura la risposta di Canalis: “Toni dileggianti e mistificatori dell’assessore Marrone. Davvero irricevibili”.