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Cultura e spettacoli | 23 gennaio 2023, 09:37

Al Mao, doppio appuntamento per il public program della mostra "Buddha10"

Martedì 24 e mercoledì 25 gennio

Al Mao, doppio appuntamento per il public program della mostra "Buddha10"

Il 24 e 25 gennaio il MAO Museo d’Arte Orientale ospita un doppio appuntamento nell’ambito del public program della mostra Buddha10.

Martedì 24 gennaio ore 18.30 saranno ospiti del museo Reiko Whitfield e Miacaela Tobin per una conversazione e narrazioni alternative su identità migranti, background intersezionali, decolonizzazione, self-empowerment, cura e supporto reciproco.

In questo pomeriggio molto speciale Rieko Whitfield, artista, scrittrice e musicista giapponese-americana di base a Londra, una delle fondatrici di Diasporas Now, piattaforma di solidarietà diasporica che si occupa di discorsi contemporanei sulle identità migranti, e Micaela Tobin, soprano e sound artist, filippina-americana di prima generazione di base a Los Angeles, presenteranno due dei loro più recenti lavori: due film/opere musicali che partono da mitologie speculative per togliere centralità alle traiettorie storiche del colonialismo eurocentrico.

In parte rituale sonoro, in parte narrazione diasporica, "BAKUNAWA: Opera of the Seven Moons" di Micaela Tobin è un'opera sperimentale e coinvolgente basata sull'omonimo album acclamato dalla critica di Tobin, che rivendica la mitologia pre-coloniale delle Filippine dopo secoli di violenta cancellazione culturale. Raccontando la storia di Bakunawa, un drago simile a un serpente della mitologia filippina, Tobin porta la sua voce al di fuori delle mura imperialistiche del teatro dell'opera e sulla Costa della California di fronte all'Oceano Pacifico - creando un ponte sonoro verso le isole delle Filippine in un atto di guarigione.

Lo screening delle due opere musicali sarà seguito da una talk su temi diasporici in cui interverranno le due artiste, moderato da Ilaria Benini, editor della collana Asia di Add editore, ed esploratrice della scena culturale asiatica contemporanea.

Mercoledì 25 gennaio alle ore 18.30 il MAO ospita invece una serata con Chinabot, collettivo che vuole cambiare la discussione sulla musica asiatica. Canti Khmer, samples di karaoke, musica popolare giapponese, juke e batteria metal.

Sin dal suo lancio l’etichetta-collettivo londinese Chinabot ha ampliato e demistificato la percezione pubblica delle scene musicali sperimentali asiatiche pubblicando opere bizzarre, imprevedibili e innovative di artisti provenienti da varie regioni dell’Asia. Ogni uscita è stilisticamente varia e significativamente concettualizzata attraverso riferimenti culturali locali, esperienze di ascolto immersive che sono più adatte per il teatro d'avanguardia che per i club.

Per questa serata speciale il MAO ospita una selezione di videoclip di artisti Chinabot e una talk con Saphy Vong, fondatore dell'etichetta, e Giulia Mengozzi, assistente curatrice presso il PAV Parco Arte Vivente, parte di ALMARE, collettivo dedicato alle pratiche contemporanee che usano il suono come mezzo espressivo, e di AWI - Art Workers Italia. 

A seguire il concerto in streaming da Kyoto di JPN Kasai, che abbina musica popolare giapponese Ondo e Minyo a juke e footwork minimali, ed un live dello stesso Vong che mixa samples di canti Khmer, karaoke e batteria metal sotto lo pseudonimo di Neo Geodesia.

Per info: eventiMAO@<wbr></wbr>fondazionetorinomusei.it

redazione

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