E’ sempre più numeroso il partito degli scettici riguardo alla costruzione del “nuovo” Maria Vittoria nell’area della Pellerina. Se negli scorsi giorni residenti, consiglieri della Circoscrizione 4 e alcuni consiglieri comunali avevano espresso la loro contrarietà all’edificazione nell’area prossima a corso Lecce del nuovo ospedale della zona Torino Ovest, anche in Consiglio regionale spuntano i primi contrari.
Ad alzare la voce, sollevando tutti i dubbi per la nuova collocazione, è Francesca Frediani (Gruppo Misto M4o e Unione Popolare): “Torino è già la città più inquinata d’Italia, quella è oggi un’area verde e di svago per i cittadini: non mi pare una delle ipotesi più sostenibili”. Da qui la proposta di Frediani: “Accanto alla Pellerina è presente l’area Thyssen, abbandonata e senza un’ipotesi di recupero e la valorizzazione. La Regione cosa intende fare?”.
Laconica la risposta dell’assessore Marco Gabusi, per conto del collega alla Sanità Luigi Icardi: “L’area della Pellerina è risultata la favorita dallo studio presentato dal Comune di Torno, che ha comparato diverse aree. L’ipotesi è stata condivisa della Regione e dall’Asl, si procederà con lo studio di fattibilità”. Si tira dritto dunque con la Pellerina, ma il partito degli scettici diventa ogni giorno più grande.
"L'assessore Icardi oggi in Consiglio regionale si è riferito a uno studio sul dimensionamento del nuovo Maria Vittoria che alla Città di Torino non è ancora pervenuto”. È il commento dell’assessore al welfare del Comune di Torino, Jacopo Rosatelli, a seguito della risposta all’interrogazione in Consiglio regionale dell’assessore regionale alla sanità, Luigi Icardi, in merito al nuovo ospedale Maria Vittoria. “Ad oggi - continua Rosatelli - non conosciamo ancora quale sia il piano di interventi sanitari che la Ragione ha in mente per la nostra città, né quale destino futuro immagina per l'attuale ospedale. Consapevoli - sottolinea - dell'importanza e dell'urgenza di procedere nell'esclusivo interesse della salute dei torinesi, siamo noi a sollecitare la Regione a dire cosa ha in mente, e in base a quali analisi, in maniera tale da poter condurre nella Conferenza socio-sanitaria cittadina, insieme all'Asl, le opportune valutazioni circa collocazione, funzione e profilo del nuovo ospedale".
"La nostra amministrazione - conclude Rosatelli- è e rimane a disposizione per fornire tutte le informazioni utili a valutare le diverse ipotesi localizzative in uno spirito di piena collaborazione”.