"Sta emergendo una relazione tra anarchici e mafiosi". Così, Chiara Appendino, parlamentare del Movimento Cinque Stelle ed ex sindaca di Torino, ha parlato durante una sua recente apparizione in televisione, sulle frequenze di La7. Parole legate alla recente polemica politica - connessa al caso Cospito - su quanto dichiarato da alcuni esponenti della maggioranza.
Un intervento che ha scatenato nuove minacce contro Appendino da parte dei gruppi che si riconoscono nelle aree anarchiche e che hanno inviato via web frasi come "Appendi Appendino", oppure "La scorta non ti basta".
L'intervento televisivo, peraltro, è stato diffuso e pubblicato dalla stessa ex sindaca di Torino tramite i propri profili social (dove è ancora possibile rivederlo). Già in passato la sindaca aveva ricevuto minacce e proprio per questo le era stata assegnata la protezione di una scorta.
In difesa di Appendino è intervenuto l'ex premier Giuseppe Conte: "Se qualche vigliacco dalla tastiera infuocata pensa di poter impaurire Chiara Appendino e la comunità del Movimento Cinque Stelle si sbaglia di grosso. Nessun passo indietro di fronte a intimidazioni eversive rivolte ai nostri portavoce e ai rappresentanti delle istituzioni democratiche". Così come i rappresentanti locali di M5s: "Esprimiamo piena solidarietà a Chiara Appendino e alla sua famiglia.
Nella sua esperienza da sindaca di Torino e, oggi, di parlamentare,
Chiara Appendino non si è mai piegata di fronte alle intimidazioni e
alle minacce. Non accadrà neanche questa volta. Noi siamo al suo fianco", dicono Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte
Ivano Martinetti, Consigliere regionale M5S Piemonte e Sean Sacco, Consigliere regionale M5S Piemonte.
E la stessa Appendino ha twittato ringraziando per la solidarietà: "Ringrazio il Movimento Cinque Stelle e tutte le persone che mi hanno espresso vicinanza in queste ore. La nostra posizione non si sposta di un millimetro".
Solidarietà è stata espressa anche dalle forze di maggioranza. In particolare Augusta Montaruli, sottosegretario al Ministero dell’Università e della Ricerca. "Esprimo solidarietà e vicinanza all'onorevole Chiara Appendino per le vili, inqualificabili, minacce di cui viene fatta oggetto. Di fronte a manifestazioni violente ed eversive non bisogna mai arretrare, tacere, o esitare. Oggi questo principio vale ancor di più dal momento che attraversiamo una fase particolarmente delicata, che richiede spirito di unità e senso di responsabilità".