Prosegue tra polemiche e spettri di smartworking, ma anche lavori che miglioreranno sensibilmente l’accesso all’accesso al luogo di lavoro il trasloco dei dipendenti della Regione Piemonte presso il grattacielo recentemente inaugurato in via Nizza.
Valle preoccupato per le modalità di trasloco
A “pungolare” la Giunta Cirio, chiedendo lumi sulle voci incontrollate che si insinuano come spifferi nei corridoi dei palazzi il consigliere regionale Daniele Valle (Pd), preoccupato che i dipendenti degli uffici degli assessori Chiara Caucino e Vittoria Poggio, i prossimi a entrare nel grattacielo, dovessero rimanere per un tempo indefinito in smarworking e provvedere personalmente al trasloco di arredi e materiali presenti negli attuali uffici di via Bertola.
Tronzano fa chiarezza
Una ricostruzione totalmente smentita da Andrea Tronzano, assessore al Patrimonio: “Tutto il materiale necessario ai dipendenti per l’entrata in servizio presso la nuova sede sarà traslocato a cura del Settore Patrimonio. Unico compito dei dipendenti, prima della fase di trasloco vera e proprio, sarà la preparazione delle scatole di propria competenza”. Insomma, oggetti personali.Per quanto riguarda il capitolo smartworking nella fase di transizione tra un edificio e l’altro, i dipendenti lavoreranno non in presenza per 3-7 giorni, in relazione alle necessità del trasloco. “Non risulta pertanto mai essere stato ipotizzato, ovviamente, che alcun dipendente fosse messo “in smartworking a tempo indeterminato” e pertanto detta affermazione non è veritiera” ha precisato Tronzano.
Un sottopasso tra la stazione dei treni Lingotto e il grattacielo
Tra le buone notizie per i dipendenti, la realizzazione del sottopasso pedonale tra la stazione dei treni Lingotto e la promenade pedonale, coperta da pensilina fotovoltaica, che collegherà la stazione con la sede regionale. Un’infrastruttura che agevolerà molto gli spostamenti a piedi tra la stazione dei treni Lingotto e il grattacielo.