Grande successo giovedì scorso al Teatro Colosseo di Torino per lo spettacolo “Le Difettose”, con Emanuela Grimalda. I suoi sette personaggi hanno conquistato il pubblico, facendolo sorridere ma anche riflettere sulla storia di Carla e sul suo viaggio alla ricerca della maternità, vissuto insieme a tutte le donne che come lei hanno deciso di intraprendere un percorso di PMA.
Sponsorizzata da Eugin, uno dei più qualificati operatori specializzati in Procreazione Medicalmente Assistita, la serata si è rivelata un’occasione artistico-culturale speciale per indagare e riflettere sul desiderio di genitorialità, con le sue diverse opportunità e sfumature di gioia, dolore, paura e coraggio.
“Per Eugin è importante incoraggiare l’informazione e la diffusione della consapevolezza rispetto alla tematica della prevenzione dell’infertilità causata dal declino naturale della fertilità femminile con l’età, spesso oggetto di scarsa attenzione e comunicazione, e questa volta per farlo ci siamo affidati alla potenza espressiva del linguaggio teatrale. – ha spiegato Domenico Mossotto, Responsabile del Centro di PMA Clinica Sedes Sapientiae di Torino – Maggiore è l’informazione, minore sarà il numero delle coppie che rientreranno nel fenomeno “PIC” (Permanent Involuntary Childlessness, ndr), che colpisce coloro che non hanno avuto figli non per scelta ma per non avere saputo per tempo che, con il passare degli anni, raggiungere questo obiettivo sarebbe diventato difficile o addirittura impossibile. Anche per questa ragione abbiamo scelto un canale di comunicazione immediato come il teatro”.
Nel breve ma importante discorso di apertura dello spettacolo, Marco Fantacci, CEO di Eugin, ha inoltre sottolineato che, mentre una volta la famiglia veniva costituita presto e le gravidanze si conseguivano in età giovane, “i cambiamenti sociali, le necessità di studio e carriera, la difficoltà maggiore a trovare un partner stabile portano sia le donne che le coppie stabili a posporre la gravidanza. Quando si accorgono che sta diventando tardi, però, spesso è veramente troppo tardi per potere avere un figlio con i propri ovociti”.
Proprio al tempo che scorre e al figlio che non arriva si basa la storia di Carla e degli altri 6 personaggi interpretati magistralmente dalla Grimalda, perché nell’immaginario comune, avere un figlio è la cosa più naturale che ci sia. “Le coppie che hanno difficoltà a concepire possono provare disagio, senso di inadeguatezza e paura di non farcela. – ha sottolineato Mossotto – Affrontare mediante un percorso medicalizzato ciò che si desiderava ottenere con un percorso naturale crea incertezza e frustrazione”.
“Per questo motivo, - ha concluso Fantacci - presso i nostri centri, le coppie che lo richiedono possono essere supportate anche dal punto di vista psicologico, per potersi confrontare apertamente su tutti i loro dubbi durante tutto il percorso. Presso il centro di PMA di Clinica Sedes Sapientiae di Torino, che opera in partnership con Eugin, le coppie potranno inoltre accedere a tutti i trattamenti secondo i più elevati standard internazionali, senza doversi recare all’estero o fuori regione”.