Un canone d'affitto più abbordabile in cambio di condizioni fiscali meno severe. Torna alla ribalta, soprattutto in tempi di crisi, di affitti non pagati e sfratti, l'accordo territoriale che vede il Comune di Torino proporre un "patto" ai proprietari di casa che intendono mettere sul mercato un bene di proprietà alla ricerca di inquilini.
In vigore da inizio anno
Entrato in vigore dal 1° gennaio 2023, ha visto entrare in azione anche gli addetti ai lavori: gli agenti immobiliari che quotidianamente si trovano a dover "mediare" tra domanda e offerta e che hanno rinnovato il loro vademecum sul tema. E' quello griffato Fimaa, che si propone di essere una vera e propria guida in grado di accompagnare passo dopo passo un proprietario che vuole abbracciare il canone concordato.
L'accordo, nella sua forma rinnovata, è stato presentato questa mattina presso Ascom (cui Fimaa è associato), alla presenza del presidente per la provincia di Torino, Franco Dall'Aglio. I contratti convenzionati, versione odierna dei vecchi contratti “ad equo canone”, prevedono, a fronte di significativi sgravi fiscali per i proprietari valori di canone di locazione nettamente più bassi per l’inquilino rispetto ai valori medi del libero mercato.
Il canone varia da zona a zona
Il canone concordato varia poi da zona a zona della città. Ma ci sono situazioni in cui, rispetto alle medie di mercato, il risparmio può essere anche di quasi il 30% per l'inquilino. Un'accessibilità che limita anche il rischio di mancati pagamenti, contenziosi e fino alla conseguenza ultima dello sfratto."Gli Accordi Territoriali - spiegano i responsabili dell'iniziativa - rappresentano un concreto contributo al mercato delle locazioni e al problema della disponibilità degli alloggi in locazione a canoni sostenibili, tema molto attuale considerando che nel 2022 la domanda di immobili in affitto ha subito un deciso rialzo così come i valori dei canoni che si sono attestati quasi ai livelli pre-crisi finanziaria".
Imu più leggera e cedolare secca
Ai proprietari il canone concordato offre numerosi vantaggi fiscali garantendo in particolar modo un regime di tassazione agevolata su Irpef, Imposta di Registro ed aliquota IMU (pari attualmente al 4,31 per mille al posto del 10,6 per mille prevista per contratti di libero mercato); inoltre, nel caso di adesione alla cedolare secca, si applica un’aliquota unica pari al 10 per cento invece di quella al 21 per cento prevista nei contratti di libero mercato.
“Da anni ormai - spiega il presidente FIMAA Torino, Franco Dall’Aglio - ci impegnamo come categoria per fare emergere e a valorizzare, nei confronti dell’opinione pubblica e del consumatore finale, l’indubbia funzione sociale legata al lavoro quotidiano dell’agente immobiliare, la sua valenza di acceleratore del mercato e di attivatore della filiera del comparto immobiliare. Questo è il messaggio non solo che mandiamo verso l’esterno ma è anche un metodo di lavoro che viene quotidianamente utilizzato da tutti i nostri Associati".
La FIMAA Torino, Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari, nata a Torino più di 40 anni fa, rappresenta oggi oltre 1.000 iscritti che appartengono alla professione del mediatore immobiliare.