ELEZIONI REGIONALI
 / Politica

Politica | 05 maggio 2023, 15:33

Caso Rear, Lo Russo: “Comunicazioni in aula? Decide il Consiglio comunale”

Il sindaco risponde così alla richiesta di comunicazioni presentata da Andrea Russi. La replica del capogruppo del M5s: "Falso, non le ha concesse la Giunta"

stefano lo russo

Caso Rear, Lo Russo: “Comunicazioni in aula? Decide il Consiglio comunale”

Continuiamo a lavorare nell’interesse di questa città, con il massimo rispetto del lavoro della magistratura e degli organi di controllo”. Così Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, ha commentato il coinvolgimento dell’assessore allo Sport e ai Grandi Eventi Domenico Carretta nell’inchiesta Rear partita dagli accertamenti a carico del senatore Mauro Laus.

La richiesta di Russi (M5S)

Sul tema il capogruppo del M5s Andrea Russi ha chiesto che il primo cittadino “riferisca in aula relativamente a quanto emerso in questi giorni in merito ai rapporti tra la Cooperativa Rear e la Città e tra la Cooperativa Rear, l'assessore Carretta e il settore Grandi Eventi”. 

"Decide il Consiglio"

Lo Russo ha spiegato di non essere lui la persona che deve scegliere le concederle o meno. “Compete al Consiglio comunale valutare quali sono gli argomenti prioritari di discussione del medesimo consiglio”.

Russi contro il sindaco: "Ha scelto la sua vice di non concederle"

Una ricostruzione che si scontra però con quanto accaduto negli uffici di Palazzo Civico: sarebbe stata infatti Michela Favaro, vice sindaca di Torino, a negare le richieste di comunicazioni per conto della Giunta. Richieste che, la presidente Grippo avrebbe invece portato avanti, fino all'alt intimato dalla vice sindaca. In ogni caso, al capogruppo del M5s Andrea Russi sarà concesso un minuto di tempo in Consiglio, senza però fornire alcune risposte. "Una scelta pavida il cui fine è soltanto uno: coprire politicamente la sua giunta e il suo partito" ha detto Russi. 

M5s Piemonte contro il Pd: "Garantisti ora, forcaioli con Appendino"

Duro il gruppo regionale del M5s: "È opportuno aprire una riflessione sul trattamento riservato da alcuni esponenti del Pd nei confronti di altri membri delle istituzioni, appartenenti a forze politiche diverse, coinvolti in passato in procedimenti giudiziari. Uno fra tutti il caso Ream, con l'ex sindaca di Torino, Chiara Appendino, assolta in Appello. Al tempo, Appendino decise di autosospendersi dal Movimento 5 Stelle in attesa di giudizio. Alcuni membri del Pd, oggi appartenenti alla Giunta Lo Russo, espressero forti critiche, caldeggiando le dimissioni e rilasciando dichiarazioni giustizialiste ancor prima del processo".

"Oggi, sull’indagine che coinvolge un Deputato, l'assessore ai Grandi Eventi e la presidente del Consiglio comunale, il sindaco tace. Avrebbero dovuto farlo anche in passato. Forcaioli con Appendino, ora che le inchieste toccano il Pd si riscoprono garantisti. Due pesi e due misure che non giovano alla credibilità della politica" è il commento di Sarah Disabato, Ivano Martinetti e Sean Sacco.

Andrea Parisotto

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di TorinOggi.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium