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Politica | 16 maggio 2023, 14:50

Il nuovo ospedale alla Pellerina infiamma gli animi al Consiglio regionale: "Siano coinvolti cittadini e associazioni"

FdI, M5S e alcune realtà associative hanno proposto soluzioni alternative alla costruzione nel Parco della Pellerina

manifestazione contro ospedale alla pellerina

Il nuovo ospedale alla Pellerina infiamma gli animi al Consiglio regionale

La costruzione del nuovo ospedale di Torino Ovest alla Pellerina ha infiammato gli animi durante il Consiglio Regionale aperto di oggi, che ha visto la presenza anche di cittadini e realtà associative. In molti hanno chiesto a gran voce di aumentare il dibattito pubblico e una maggiore consultazione delle parti oltre a una rivalutazione dell'area di costruzione. Per ribadire le proprie ragioni, il comitato Resistenza Verde si è presentato davanti alle porte di Palazzo Lascaris a Torino con un presidio dalle 9 di mattina.

"No alla cementificazione delle Pellerina"

"Chiediamo di fermare la cementificazione della Pellerina - ha commentato Resistenza Verde - Non siamo contro l'ospedale ma chiediamo che venga costruito in un altro posto, senza consumare ulteriore suolo come sta succedendo nella maggior parte dei parchi di Torino, venduti dal Comune ai privati per ripagare i debiti. Domandiamo alla Regione di non avallare questa opzione scellerata in sede di Protocollo d'Intesa con la Città di Torino e la ASL. Il sito è stato deciso dalla Città in assenza di pubblico dibattito sulle possibili alternative e le loro ragioni".

A nome delle associazioni ambientaliste è intervenuto in Consiglio Regionale Emilio Soave, vicepresidente dell'associazione Pro Natura, che ha parlato anche a nome di WWF e Legambiente Piemonte. "Ribadiamo la nostra contrarietà alla costruzione. Altre aree dismesse, che abbondano a Torino, possono essere prese in considerazione. Alla Pellerina non è possibile sviluppare parcheggi o servizi tecnologici nel sottosuolo, si può solo costruire in superficie e i 60 mila metri quadri di cui si parla probabilmente saranno insufficienti. Chiediamo un dibattito pubblico e un coinvolgimento di tutta la cittadinanza".

Liardo (Fdi): "Sfatato il mito dell'unica area idonea"

Il punto del mancato coinvolgimento delle parti e della cittadinanza è una delle critiche più comuni, sostenuto anche da diversi attori politici. "Oggi è emerso il dato della sostanziale equivalenza dei luoghi individuati nello studio tecnico con pochi punti di differenza, a sfatare il mito che la Pellerina fosse l’unica area idonea possibile - hanno commentato i rappresentanti di Fratelli d'Italia nelle Circoscrizioni cittadine insieme al vice capogruppo di Fdi in Comune Enzo LiardoDalle Circoscrizioni, se adeguatamente consultate, sarebbero arrivate ulteriori e preziose proposte alternative, ma la giunta comunale Lo Russo non l’ha consentito, monopolizzando il dialogo con l’Asl".

"L’audizione odierna - ha proseguito l'assessore alle Politiche sociali della Regione Maurizio Marrone - non è comunque tardiva perché, in caso il Comune non riesca a risolvere le numerose criticità emerse sulla Pellerina, le Circoscrizioni potranno rivendicare il loro ruolo propositivo senza più essere escluse. Noi Fratelli d’Italia restiamo convinti della maggiore capacità degli eletti dei quartieri rispetto ad un architetto milanese a decidere se costruire un ospedale in un parco oppure in una tra le molte aree abbandonate da riqualificare a Torino".

M5S: "Sì all'ospedale, no alla Pellerina"

Contrario alla costruzione alla Pellerina anche il gruppo del Movimento 5 Stelle, che ha commentato: "Sì al nuovo Maria Vittoria ma non al parco della Pellerina. Siamo al fianco del Comitato 'Salviamo la Pellerina' e delle associazioni nel chiedere alla Giunta Cirio un passo indietro sulla dislocazione del nuovo ospedale che andrà a sostituire l'attuale Maria Vittoria. Il Centrodestra regionale ha avvallato la scelta presa dalla Giunta comunale di Torino, un sito deciso senza alcun tipo di dibattito con i cittadini torinesi e con chi vive quotidianamente il parco. Torino ha numerose aree dismesse, degradate, che necessitano di una rigenerazione urbana e questa potrebbe essere l'occasione giusta per riqualificarle. Parliamo, ad esempio, dell'ex mattatoio di via Traves".

Nell'assemblea aperta del Consiglio regionale di questa mattina sono intervenuti a favore di una riconsiderazione dell'area di costruzione anche Francesca Frediani (Unione Popolare), Silvio Magliano (Moderati) e Silvana Accossato (Liberi Uguali e Verdi).

Valle-Gallo (Pd): "Le responsabilità della Regione"

I consiglieri Pd Daniele Valle e Raffaele Gallo, invece, hanno puntualizzato che il mancato dibattito sull'identificazione del luogo idoneo sia da imputare più alla Regione che al Comune. "È la Regione che ha escluso da subito l’area Thyssenkrupp dalle localizzazioni possibili - hanno dichiarato i due consiglieri - La richiesta al Comune di individuare opzioni possibili esplicitava infatti che bisognasse farlo 'considerando l'assenza di risorse economiche da dedicare a ingenti bonifiche'. Inoltre è stata l’ASL di Torino, ente strumentale della Regione, ad aver effettuato la scelta definitiva. Il presidente Cirio ci dica subito dove sono le risorse per la progettazione e la realizzazione del nuovo ospedale: Torino ne ha bisogno e ne ha bisogno in fretta".

Anaao: "Coinvolgere cittadini e associazioni"

Il sindacato di medici e dirigenti Anaao Assomed ha insistito sulla necessità di avviare il prima possibile la costruzione di una nuova struttura a causa delle carenze attuali, ma ha comunque messo in luce la necessità di coinvolgimento di tutti gli attori e l'attenzione all'ambiente. "Non ci esprimiamo sulla scelta dell’area da destinare alla costruzione del nuovo ospedale - ha dichiarato il sindacato in Consiglio Regionale - perché siamo un sindacato di medici e dirigenti sanitari, non di urbanisti. Tuttavia chiediamo che le scelte, per quanto urgenti, derivino da accurate analisi e da valutazioni eseguite dai migliori professionisti e che siano condivise e trasparenti. Come altresì siamo convinti che la tutela dell’ambiente sia fondamentale per la prevenzione della salute di una comunità".

Francesco Capuano

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