Dopo le registrazioni anagrafiche dei figli delle coppie gay e lesbiche, Torino punta ad essere capofila anche per la cittadinanza ai bambini stranieri nati o che hanno studiato nel capoluogo piemontese. La maggioranza del sindaco Stefano Lo Russo ha infatti presentato ben due atti che vanno in questa direzione. Il primo, a firma del consigliere del Pd Vincenzo Camarda, è stato approvato ad aprile 2022 in Sala Rossa.
La mozione – di cui oggi si è verificata l’attuazione in commissione - chiede che il 20 novembre in occasione della “Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia” venga fatta una cerimonia per il “Conferimento della cittadinanza civica ai figli di immigrati nati in Italia e residenti a Torino”. Un’iniziativa di cui esiste già un precedente: il 23 giugno del 2013 al Parco della Tesoriera l’allora sindaco Fassino, insieme alla Ministra Kyenge, consegnarono a 800 bambini nati a Torino da famiglie straniere questo attestato.
Il 20 novembre "Festa della cittadinanza"
Che sul tema si debba aprire una riflessione lo certificano anche i numeri. Gli stranieri residenti a Torino al 1° gennaio 2021 erano 128.238, pari al 14,9% dei torinesi: di questi il 23%, ovvero 29.511 sono under 19. E proprio a questi ultimi, così come agli altri adolescenti, è indirizzata l’altra proposta di Camarda. Il consigliere dem auspica poi che il 20 novembre venga istituita la “Festa della cittadinanza”, con l’obiettivo di “promuovere nelle scuole la riflessione sul tema in modo trasversale dedicando ore di didattica all’approfondimento e alla sensibilizzazione su cosa significhi essere cittadino, quali sono i diritti e quali i doveri”. Una proposta accolta favorevolmente dall’assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli.
300 stranieri neo 18enni chiedono di diventare italiani
A prendere poi la parola l’assessore ai Servizi Anagrafici Francesco Tresso che ha spiegato come ogni anno siano circa 300 i ragazzi e le ragazze straniere (60%), su 500 aventi diritto, che al compimento dei 18 anni presentano la richiesta di avere la cittadinanza italiana. “Molti perdono – ha spiegato – questa possibilità: l’idea è di avviare una collaborazione con le scuole per fornire un’informazione più efficace”. Ogni anno sono poi circa 2.500 i bambini figli di immigrati che ottengono in automatico la cittadinanza italiana insieme a quella dei genitori. Ma la maggioranza vuole fare un passo in più: la capogruppo di DemoS Elena Apollonio – insieme ai colleghi del Partito Democratico Camarda e Lorenza Patriarca – ha annunciato di aver una proposta di modifica allo Statuto della Città.
Le modifiche allo Statuto
Nel dettaglio viene chiesta la modifica dell’articolo 2, aggiungendo l’inciso: “il Comune di Torino si riconosce nei principi dello “Ius Soli” e dello “Ius Scholae” come mezzi di acquisto della cittadinanza italiana, affermando l’importanza ai fini della concreta attuazione del principio costituzionale di uguaglianza”. All’articolo 7 la proposta è di mettere che Palazzo Civico conferisce: “inoltre la cittadinanza civica ai minori stranieri nati all’estero ma che abbiano completato almeno un ciclo scolastico o un percorso di formazione professionale in Italia”.