Ancora una serranda abbassata, ancora un'edicola chiusa. E’ un’emorragia senza fine quella vissuta dai chioschi, in particolari dediti alla vendita di giornali, a Torino.
Emorragia senza fine
Ha infatti recentemente chiuso i battenti anche l’edicola di fronte al tribunale, quella in cui avvocati e magistrati, ma anche dipendenti pubblici e torinesi, erano soliti comprare un quotidiano una rivista. Le serrande sono giù, il cartello che annuncia la vendita o la gerenza è affisso e viene letto in maniera distratta dai passanti.
Chiusure una dopo l'altra
Le edicole a Torino sono sempre meno. Poco distante, in corso Monte Cucco angolo corso Francia, proprio di fronte alla stazione della metropolitana Monte Grappa ha chiuso un altro chiosco, con un cartello di ringraziamento verso i clienti.
Un intero settore in crisi
Se si estende il ragionamento non solo alle edicole ma anche ai bar e ai fiorai, ai chioschi, emerge come il 35% dei concessionari sia moroso verso il Comune di Torino. Per quanto riguarda le edicole, su 120 concessioni ne risultano attive appena 79.
Le idee per il rilancio non mancano, ma l’intervento deve essere repentino. Prima che il paziente muoia.