Torino ricorda quattro donne fondamentali nella storia d'Italia intitolando loro quattro strade, fino a oggi interni del civico 69 di Strada della Pronda. In mattinata si è tenuta la celebrazione dove erano presenti le famiglie delle donne, la presidente della Circoscrizione 3 Francesca Troise, il consigliere comunale Pierino Crema (in sostituzione della presidente Maria Grazia Grippo, assente per un'indisposizione), la consigliera del Comune di Exilles Anna Joannas, il presidente provinciale dell'ANPI Nino Boeti e la direttrice responsabile di Lingua Madre Daniela Finocchi.
Tre delle quattro donne sono state partigiane. Teresa Mattei è poi stata la più giovane eletta nell'Assemblea Costituente dove, in particolare, fece inserire nell'articolo 3 della Costituzione la frase: "È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese". Fu lei a individuare la mimosa come fiore simbolo della Giornata della donna.
Lidia Menapace, dopo la Resistenza, è stata politica a Bolzano, senatrice d'Italia e fu tra le fondatrici del giornale Il Manifesto. Rivendicava l'impegno delle donne durante la Liberazione: "Se non ci fossero state le donne non ci sarebbe stata la Resistenza".
Aida Ribero è stata staffetta partigiana e poi saggista e giornalista. Femminista e in prima linea per rivendicare i diritti delle donne, fu tra le fondatrici del Coordinamento contro la Violenza e del Telefono Rosa di Torino e presidente del Centro Studi e Documentazione sul Pensiero Femminile.
Ernestina Prola, infine, è ricordata come una tra le prime donne a conseguire la licenza per la conduzione di veicoli - la futura patente di guida - ed essere stata pilota automobilistica e motorista d'aviazione. Fu un'innovatrice e un esempio di emancipazione.
"Siamo orgogliosi di intitolare quattro nuove strade a quattro donne - ha commentato Francesco Troise - Donne libere, a cui dobbiamo molto, che hanno migliorato la società per un futuro migliore per tutti e tutte. Queste donne hanno scelto di combattere per la libertà e la democrazia mettendo a rischio la propria vita. Le donne da ricordare non mancano, occorre solo farlo".
"Voglio sottolineare - ha concluso Pierino Crema - che queste intitolazioni rispondono alla scelta della presidente Grippo, sostenuta dalla maggior parte dei consiglieri, di aumentare le intitolazioni alle donne nella toponomastica della città. Non mancano nella nostra città e nel nostro paese le donne che meritino di avere vie e piazze a loro dedicate".
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