Un progetto grande, sia per valore (un investimento da 11,6 milioni di euro), sia per l'obiettivo che si pone. E' quello che partirà subito dopo l'estate, a Torino e per la precisione a Porta Palazzo.
A ottobre, infatti, inizieranno i lavori presso l'edificio al civico 13 di piazza della Repubblica, che porterà alla realizzazione di uno spazio dedicato all'housing sociale, ovvero l'ospitalità di persone e nuclei famigliari in difficoltà.
A ottobre l'avvio del cantiere
Si comincerà con i lavori di messa in sicurezza e di bonifica bellica e ambientale, per poi procedere al completo recupero e alla riqualificazione dell'area. Ne nascerà un nuovo insediamento di edilizia residenziale pubblica - 40 gli alloggi destinati agli anziani e per coabitazioni in famiglia - con locali comuni a piano terra e cortili interni all’isolato, attrezzati per attività ludiche a uso degli abitanti di tutto il quartiere.
A mettere le risorse per un intervento di questo genere sarà il Pnrr, con i fondi destinati ad attuare il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (il cosiddetto Pinqua) promosso dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e altri fondi ministeriali.
Un progetto da 11,6 milioni
Oltre 11 milioni e 600 mila euro la spesa prevista per i lavori che permetteranno il restauro della porzione di facciata ancora esistente dell’edificio, di valenza storica e tutelato dalla Soprintendenza, e la creazione di tre maniche edificate con due cortili interni, nell’isolato compreso tra piazza della Repubblica e le vie Cottolengo, Lanino e Mameli. Una di esse, che ingloba la facciata preesistente, si affaccia su piazza della Repubblica.
Il progetto si inserisce nel territorio richiamandone in parte i caratteri con edifici di diversa altezza, affacci di ballatoi su spazi liberi chiusi tra gli isolati, quasi nascosti rispetto all’esuberante atmosfera di Porta Palazzo. All'interno dell'area, due cortili, tra di loro diversi, potranno accogliere residenti e, occasionalmente, la popolazione dei fabbricati circostanti favorendo l'incontro e le relazioni tra i cittadini. L’utilizzo della vegetazione come rivestimento di parti delle facciate cieche con specie rampicanti sempreverdi nel primo cortile, fioriere con verde ricadente anche sui tetti e alberi nel secondo cortile creerà un’atmosfera più naturale e regalerà ombra nei periodi più caldi.
"Senso di comunità"
"C'è il senso della comunità in questo intervento da lungo atteso che si inserisce in un più vasto programma di recupero urbano e sociale – commenta la vicesindaca di Torino, Michela Favaro -. Il progetto promuove il concetto di 'mixité sociale' nella creazione di legami nuovi e trasversali tra gli abitanti delle case e quelli del quartiere e sarà insieme un collante tra cittadini in un luogo nevralgico della città, sempre più multiculturale, e una risposta concreta al problema della casa per le persone più fragili e in difficoltà e per gli anziani".